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Le lingue cartveliche[1] (in georgiano: ქართველური ენები?, kartveluri enebi; note anche come caucasiche meridionali[2] o iberiche[3][4]) sono una famiglia di lingue parlate nella zona meridionale del Caucaso, principalmente in Georgia. Il numero totale di parlanti nel mondo ammonta a circa 5,2 milioni di persone, con grandi comunità in Turchia, in Azerbaigian, in Iran, in Russia e in Israele.[5]

Lingue cartveliche
ქართველური ენები
Parlato inCaucaso meridionale, Anatolia
Altre informazioni
ScritturaAlfabeto georgiano
Tassonomia
FilogenesiProto-cartvelico
Codici di classificazione
ISO 639-5ccs

La famiglia cartvelica non ha legami genetici accertati con nessun'altra famiglia linguistica del mondo, neppure con le lingue caucasiche nordoccidentali o con quelle nordorientali.[6] La prima fonte letteraria delle lingue cartveliche (l'iscrizione di Abba Antoni, composta in alfabeto georgiano antico nel monastero georgiano vicino a Betlemme[7]) risale al 430 d.C.[8]


Classificazione


La famiglia caucasica meridionale è costituita da quattro lingue strettamente connesse:[9][10][11][12][13][14]


Albero genealogico



Proto-cartvelico
Proto-carto-zano
Proto-zano
Svano
Lazo
Mingrelio
Georgiano

Queste lingue sono chiaramente relazionate, e il laz e il megrelio sono talvolta considerati dialetti di una singola lingua, chiamata "zan". Il collegamento venne per la prima volta riferito nella letteratura linguistica da J. Güldenstädt nel XVIII secolo, e più tardi dimostrato da G. Rosen, M. Brosset, F. Bopp e altri nel decennio 1840-1850. Si è creduto che queste due lingue fossero andate a separarsi da un'unica lingua proto-cartvelica, forse parlata nella regione dell'attuale Georgia e Turchia settentrionale, nel III e II millennio a.C.

In base al grado di mutamento, alcuni linguisti (inclusi A. Chikobava, G. Klimov, T. Gamkrelidze, e G. Machavariani) ipotizzano che la separazione più arcaica, che divise lo svan dalle altre lingue, si verificò nel II millennio a.C. o anche prima; mentre il megrelio e il laz vennero a separarsi dal georgiano grosso modo un migliaio di anni più tardi, e da tutte le altre lingue circa 500 anni fa. Tuttavia, questi dati erano stati dedotti utilizzando il metodo controverso della glottocronologia e quindi andrebbero presi più che altro come un tentativo sperimentale.


Collegamenti a livello maggiore


Nessuna relazione con altre lingue è stata dimostrata finora, nemmeno con le lingue caucasiche settentrionali, a causa della mancanza di corrispondenze di suono tra le famiglie caucasiche settentrionali e quelle meridionali.[15] Alcuni linguisti hanno proposto che la famiglia kartvelica sia parte di una famiglia linguistica nostratica molto più vasta, ma sia la concezione di una famiglia nostratica che la relazione georgiana restano alquanto discutibili.

Sono state spesso poste in rilievo alcune somiglianze grammaticali con il basco, specialmente per quel che riguarda il sistema dei casi. Tuttavia, queste teorie, che tendono anche a collegare le lingue caucasiche con le altre non-indoeuropee e non-semitiche del Vicino Oriente dei tempi andati, sono generalmente considerate prive di un'evidenza inoppugnabile e dunque devono essere valutate puramente come ipotetiche.[15]

Ogni similitudine con gli altri phyla linguistici possono essere dovute alle influenze areali. È stato osservato un forte prestito linguistico in entrambe le direzioni (vale a dire, dalla caucasica settentrionale alla caucasica meridionale e viceversa): perciò è probabile che anche alcune caratteristiche grammaticali siano state influenzate. Se l'ipotesi denecaucasica, con i tentativi di collegare il basco, burushaski, le caucasiche settentrionali e altri phyla, sia corretto, allora le somiglianze con il basco potrebbero anche essere dovute a queste influenze, per quanto indirette. Si sa che il vocabolario proto-kartvelico, in qualche misura, venne anche ad essere influenzato dalle lingue indoeuropee, probabilmente a causa del contatto durante uno stadio arcaico tra le culture proto-kartvelica e proto-indoeuropea.[15]


Esempi dal lessico ereditato


Numeri cardinali
  proto-cartvelico

form

carto-zan svano
proto-forma georgiano mingrelio lazo
1. uno, 2. altro *s₁xwa
[ʂxwɑ]
*s₁xwa
[ʂxwɑ]
sxva
[sxvɑ]
(altro)
šxva
[ʃxva]
(altro)
čkva / škva
[t͡ʃkvɑ] / [ʃkvɑ]
(altro, un altro)
e-šxu
[ɛ-ʃxu]
(uno)
uno n/a *erti
[ɛrti]
erti
[ɛrti]
arti
[ɑrti]
art
[ɑrt]
n/a
due *yori
[jɔri]
*yori
[jɔri]
ori
[ɔri]
žiri / žəri
[ʒiri] / [ʒəri]
žur / ǯur
[ʒur] / [d͡ʒur]
yori
[jɔri]
tre *sami
[sɑmi]
*sami
[sɑmi]
sami
[sɑmi]
sumi
[sumi]
sum
[sum]
semi
[sɛmi]
quattro *o(s₁)txo
[ɔ(ʂ)txɔ]
*otxo
[ɔtxɔ]
otxi
[ɔtxi]
otxi
[ɔtxi]
otxo
[ɔtxɔ]
w-oštxw
[w-ɔʃtxw]
cinque *xu(s₁)ti
[xu(ʂ)ti]
*xuti
[xuti]
xuti
[xuti]
xuti
[xuti]
xut
[xut]
wo-xušd
[wɔ-xuʃd]
sei *eks₁wi
[ɛkʂwi]
*eks₁wi
[ɛkʂwi]
ekvsi
[ɛkvsi]
amšvi
[ɑmʃwi]
anši
[ɑnʃi]
usgwa
[usgwɑ]
sette *šwidi
[ʃwidi]
*šwidi
[ʃwidi]
švidi
[ʃvidi]
škviti
[ʃkviti]
škvit
[ʃkvit]
i-šgwid
[i-ʃgwid]
otto *arwa
[ɑrwɑ]
*arwa
[ɑrwɑ]
rva
[rvɑ]
ruo / bruo
[ruɔ] / [bruɔ]
ovro
[ɔvrɔ]
ara
[ɑrɑ]
nove *c₁xara
[t͡ʂxɑrɑ]
*c₁xara
[t͡ʂxɑrɑ]
cxra
[t͡sxrɑ]
čxoro
[t͡ʃxɔrɔ]
čxoro
[t͡ʃxɔrɔ]
čxara
[t͡ʃxɑrɑ]
dieci *a(s₁)ti
[ɑ(ʂ)ti]
*ati
[ɑti]
ati
[ɑti]
viti
[viti]
vit
[vit]
ešd
[ɛʃd]
venti n/a *oc₁i
[ɔt͡ʂi]
oci
[ɔt͡si]
eči
[ɛt͡ʃi]
eči
[ɛt͡ʃi]
n/a
cento *as₁i
[ɑʂi]
*as₁i
[ɑʂi]
asi
[ɑsi]
oši
[ɔʃi]
oši
[ɔʃi]
aš-ir
[ɑʃ-ir]
Pronomi
Pronomi personali
  proto-cartv. georgiano mingrelio lazo svano
Io *me
[mɛ]
me
[mɛ]
ma
[mɑ]
ma
[mɑ]
mi
[mi]
Tu *sen
[sɛn]
šen
[ʃɛn]
si
[si]
si
[si]
si
[si]
Quello *e-
[ɛ-]
e-sa
[ɛ-sɑ]
e-na
[ɛ-nɑ]
(h)e-ya
[(h)ɛ-jɑ]
e-ǯa
[ɛ-d͡ʒɑ]
Noi *čwen
[t͡ʃwɛn]
čven
[t͡ʃvɛn]
čki(n) / čkə(n)
[t͡ʃki(n)] / [t͡ʃkə(n)]
čkin / čkun
[t͡ʃkin] / [t͡ʃkun]
Voi *stkwen
[stkwɛn]
tkven
[tkvɛn]
tkva(n)
[tkvɑ(n)]
tkvan
[tkvɑn]
sgäy
[sgæj]
Pronomi possessivi
  proto-cartv. georgiano mingrelio lazo svano
Mio *č(w)e-mi
[t͡ʃ(w)ɛ-mi]
če-mi
[t͡ʃɛ-mi]
čki-mi
[t͡ʃki-mi]
čki-mi
[t͡ʃki-mi]
mi-šgu
[mi-ʃgu]
Tuo *š(w)eni
[ʃ(w)ɛni]
šeni
[ʃɛni]
skani
[skɑni]
skani
[skɑni]
i-sgu
[i-sgu]
Suo *m-is₁
[m-iʂ]
m-is-i
[m-is-i]
mu-š-i
[mu-ʃ-i]
mu-š-i
[mu-ʃ-i]
m-ič-a
[m-it͡ʃ-ɑ]
Nostro *čweni
[t͡ʃwɛni]
čveni
[t͡ʃvɛni]
čkini / čkəni
[t͡ʃkini] / [t͡ʃkəni]
čkini / čkuni
[t͡ʃkini] / [t͡ʃkuni]
gu-šgwey (excl.)
[gu-ʃgwɛj]

ni-šgwey (incl.)
[ni-ʃgwɛj]

Vostro *stkweni
[stkwɛni]
tkveni
[tkvɛni]
tkvani
[tkvɑni]
tkvani
[tkvɑni]
i-sgwey
[i-sgwɛj]

Stato sociale e culturale


Il georgiano è la lingua ufficiale della repubblica di Georgia (Saqartvelo), parlato dal 90% della popolazione, e la lingua principale usata per la letteratura e i rapporti di lavoro da tutti i parlanti kartvelici della Georgia. Essa viene scritta tramite un originale alfabeto, e il testo letterario sopravvissuto più antico risale al V secolo d.C. - la sola lingua caucasica che possiede una tradizione letteraria antica. Il vecchio alfabeto georgiano sembra sia stato derivato da quello aramaico, con influenze greche.[15]

Il mingrelio è stato scritto con l'alfabeto georgiano fin dal 1864, specialmente nel periodo che va dal 1930 al 1938, quando i megreli godettero di una qualche autonomia culturale, e dopo il 1989.

La lingua laz veniva scritta principalmente tra il 1927 e il 1937, e adesso di nuovo in Turchia, con l'alfabeto latino. Il laz va comunque scomparendo man mano che i suoi parlanti vanno ad integrarsi nella più grande società turca.


Note


  1. Dissertazione riportata: un convegno di base per diversi campi linguistici, di Tom Güldemann, Manfred von Roncado, p 3
  2. Manuel Barbera, Lingue kartveliche (caucasiche meridionali)., su bmanuel.org. URL consultato il 28 agosto 2009.
  3. W. Boeder, Speech and thought representation in the Kartvelian (South Caucasian) languages, in Güldemann, T. e von Roncador, M. (a cura di), Reported Discourse. A Meeting-Ground of Different Linguistic Domains, Typological Studies in Language, vol. 52, Amsterdam/Philadelphia, Benjamins, 2002, pp. 3–48.
  4. Da Iberia Caucasica (o Iberia orientale), antica regione del Caucaso corrispondente all'incirca alla parte meridionale dell'attuale Georgia (da non confondere con la Penisola iberica).
  5. (EN) Ethnologue, sulla famiglia linguistica kartveliana
  6. (EN) Lingua in pericolo, Andrew Dalby, p 38
  7. (EN) Lang, p 154
  8. Hewitt (1995), p. 4.
  9. Boeder (2002), p. 3
  10. Boeder (2005), p. 6
  11. Gamkrelidze (1966), p. 69
  12. Fähnrich & Sardzhveladze (2000)
  13. Kajaia (2001)
  14. Klimov (1998b), p. 14
  15. Enciclopedia Britannica, 15ª edizione (1986): Macropedia, "Lingue del mondo", vedi sezione intitolata "lingue caucasiche".

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[en] Kartvelian languages

The Kartvelian languages (/kɑːrtˈvɛliən, -ˈvil-/; Georgian: ქართველური ენები, romanized: kartveluri enebi; also known as South Caucasian, Kartvelic, and Iberian languages[1]) are a language family indigenous to the South Caucasus and spoken primarily in Georgia. There are approximately 5.2 million Kartvelian speakers worldwide, with large groups in Russia, Iran, the United States, the European Union, Israel,[2] and northeastern Turkey.[3] The Kartvelian family has no known relation to any other language family, making it one of the world's primary language families.[4]

[es] Lenguas kartvelianas

Las lenguas kartvelianas,[2] también conocidas como lenguas iberocaucásicas[3] o anteriormente caucásicas meridionales (en georgiano: ქართველური ენები), romanizado: kartveluri enebi) son habladas principalmente en Georgia, con pequeños grupos de hablantes en Turquía, Azerbaiyán, Irán, Rusia e Israel.[4] Hay aproximadamente 5.2 millones de hablantes de esta familia lingüística en el mundo.[5] Este grupo lingüístico es uno de los más antiguos del mundo, remontando sus orígenes al 6000 a. C.[6]

[fr] Langues kartvéliennes

Les langues kartvéliennes forment une des trois familles de langues spécifiques au Caucase avec les langues abkhazo-adygiennes et les langues nakho-daghestaniennes.
- [it] Lingue cartveliche

[ru] Картвельские языки

Картве́льские языки́ (или южнокавказские; груз. ქართველური ენები) — семья языков, распространённых на западе и в центре Южного Кавказа (Закавказья), в основном на территории современной Грузии, частично — в Турции (Лазистан, Тао-Кларджети), носителями которых являются грузины и их субэтносы.



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