lingue athabaska del nord (o Lingue athabaska settentrionali)
lingue athabaska del Pacifico
lingue athabaska meridionali (o Apache)
La lingua navajo è la più parlata della famiglia na-dene, parlata in Arizona, New Mexico e altre regioni del Sudovest americano. Il Dene o Dine è un gruppo ampiamente distribuito di lingue dei nativi americani e delle genti che popolano il Canada, l'Alaska, parti dell'Oregon e della California settentrionale. L'eyak era parlato nell'Alaska centro-meridionale. L'ultima parlante nativa, Marie Smith Jones, è morta il 21 gennaio 2008 all'età di 90 anni.
La lingua haida è stata esclusa dalle lingue na-dene.
Proposte di relazioni genetiche
Mappa etnografica e linguistica degli anni 30 del XX secolo; in verde e azzurro sono segnalate le lingue "Athabascha e Tinglit-Haida (Ne-Dené)"
La lingua haida, con 15 parlanti madrelingua (M. Krauss, 1995), era stata inizialmente inclusa nella famiglia, proposta da Franz Boas. Molti linguisti oggi la considerano parte del gruppo na-dene, sebbene Joseph Greenberg lo riammetta solo in base al suo metodo piuttosto controverso del confronto lessicale grezzo. Per enfatizzare l'esclusione dell'haida, la famiglia viene denominata anche athabaska-eyak-tlingit. La proposta na-dene originaria è stata rivisitata di recente tramite l'opera del linguista John Enrico che si è occupato dell'haida.
Secondo la classificazione di Greenberg delle lingue aborigene nordamericane, il gruppo na-dene rappresenterebbe un'ondata migratoria distinta dall'Asia alle Americhe. Le lingue na dene infatti, sono diverse da tutte le altre lingue del continente americano: le lingue amerinde (quest'ultime comprendono anche le lingue eschimo-aleutine, parlate in Siberia, Alaska, Artico canadese e Groenlandia).
Perfino i sostenitori contemporanei della teoria di Greenberg come Merritt Ruhlen hanno suggerito che la famiglia linguistica na-dene rappresenta una migrazione distinta di popoli dall'Asia al nuovo mondo. Questa migrazione sarebbe avvenuta tra i 6.000 e gli 8.000 anni fa, collocandosi così circa 4.000 anni dopo la migrazione nelle Americhe dei parlanti amerindi. Ruhlen sostiene che i parlanti na-dene sarebbero arrivati con barche, stabilendosi inizialmente nelle Alexander Islands e Queen Charlotte Islands, in Columbia Britannica, Canada.
Il Professor Edward Vajda della Western Washington University suggerisce che queste lingue siano imparentate con le lingue ienisseiane della Siberia, e quindi facenti parte di una famiglia più ampia detta dene-ienisseiana.[3]
Questa proposta è stata sostenuta anche da studi biologici (Rubicz 2002).
Note
Gianluca Bocchi e Mauro Ceruti (a cura di), Le radici prime dell'Europa, Bruno Mondadori, 2001.
Luigi Luca Cavalli-Sforza, Geni, popoli e lingue, Adelphi, 1996, ISBN88-459-1200-0.
Edward Vajda, A Siberian link with Na-Dene languages (PDF), Western Washington University, 2008. URL consultato il 24 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2009).
Bibliografia
Dürr, Michael & Egon Renner. 1995. The history of the Na-Dene controversy: A sketch. Language and Culture in North America: Studies in Honor of Heinz-Jürgen Pinnow, ed. by Egon Renner & Michael Dürr, 3-18. (Lincom Studies in Native American Linguistics 2). Munich: Lincom Europa.
Krauss, Michael E. 1964. Proto-Athabaskan-Eyak and the problem of Na-Dene: The phonology. International Journal of American Linguistics?.118-36.
Krauss, Michael E. 1965. Proto-Athabaskan-Eyak and the problem of Na-Dene II: The morphology. International Journal of American Linguistics?.18-28.
Krauss, Michael E. 1973. Na-Dene. Linguistics in North America, ed. by Thomas A. Sebeok, 903-78. (Current Trends in Linguistics 10). The Hague: Mouton.
Levine, Robert D. 1979. Haida and Na-Dene: A new look at the evidence. International Journal of American Linguistics 45(2).157-70.
Rubicz, R., Melvin, K.L., Crawford, M.H. 2002. Genetic Evidence for the phylogenetic relationship between Na-Dene and Yeniseian speakers. Human Biology, Dec 1 2002 74 (6) 743-761.
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