La lingua giudeo-persiana, o Jidi ( /ˈdʒiːdiː/; anche scritto Dzhidi o Djudi) si riferisce ad un gruppo di dialetti parlati dagli ebrei che vivono in Iran ed ai testi giudeo-persiani (scritti con l'alfabeto ebraico).
Giudeo-persiano | |
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Parlato in | Israele, Iran |
Locutori | |
Totale | 60.000 |
Tassonomia | |
Filogenesi | Lingue indoeuropee Lingue indoiraniche Lingue iraniche Lingue iraniche occidentali Lingue iraniche suddoccidentali Lingua persiana |
Codici di classificazione | |
ISO 639-2 | jpr
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ISO 639-3 | jpr (EN)
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Glottolog | jude1257 (EN)
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Manuale |
Secondo l'edizione 2009 di Ethnologue, il giudeo-persiano è parlato da 60.000 persone in Israele, ed è attestato anche in Iran.
La lingua giudeo-persiana appartiene alla branca iranica sudoccidentale delle lingue indoeuropee.
Già nella Bibbia è possibile riscontrare la presenza di parole di origine persiana. Nei testi biblici successivi all'Esilio babilonese, che terminò grazie alla conquista persiana di Babilonia e la liberazione del popolo ebraico da parte di Ciro il Grande, oltre alla presenza di nomi propri e titoli persiani, vi sono anche diversi sostantivi (dat, legge; genez, tesoro; pardes, parco).
Esiste una grande letteratura poetica religiosa giudeo-persiana, modellata sulla base della poesia persiana classica. Il più famoso poeta è Mawlana Shahin Shirazi (XIV secolo), che compose parafrasi epiche di parti della Bibbia, come ad esempio il Mūsā-nāma (Libro di Mosè).
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