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La lingua sanscrita (anche sanscrito da saṃskṛtam, संस्कृतम् in devanagari) è una lingua ufficiale dell'India, ed è una delle lingue più antiche che appartengono alla famiglia delle lingue indoeuropee. Il termine sams-kr-ta significa "perfezionato", e può essere reso con il latino con-fec-tus (la radice sanscrita: "kṛ" corrisponde alla radice latina: "fac", per esempio di facio). Da essa derivano molte lingue moderne del Paese (la prima e più diffusa tra tutte è l'hindi). Ne esistono due varianti poco divergenti: il sanscrito vedico, e il sanscrito classico, più tardo.

Sanscrito
संस्कृतम् (Saṃskṛtam)
RegioniIndia, Nepal, Bangladesh e altre aree dell'Asia del sud; molti studiosi nei paesi dell'Estremo Oriente, come Cina, Giappone, Thailandia e Vietnam sono altrettanto capaci di comunicare in sanscrito.
Locutori
Totale25.000
Altre informazioni
Scritturadevanagari
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Lingue indoiraniche
  Lingue indoarie
   Sanscrito
Statuto ufficiale
Ufficiale in India
Codici di classificazione
ISO 639-1sa
ISO 639-2san
ISO 639-3san (EN)
Glottologsans1269 (EN)
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
सर्वे मानवाः स्वतन्त्राः समुत्पन्नाः वर्तन्ते अपि च, गौरवदृशा अधिकारदृशा च समानाः एव वर्तन्ते। एते सर्वे चेतना-तर्क-शक्तिभ्यां सुसम्पन्नाः सन्ति। अपि च, सर्वेऽपि बन्धुत्व-भावनया परस्परं व्यवहरन्तु।
Traslitterazione
Sarvē mānavāḥ svatantratāḥ samutpannāḥ vartantē api ca, gauravadr̥śā adhikāradr̥śā ca samānāḥ ēva vartantē. Ētē sarvē cētanā-tarka-śaktibhyāṁ susampannāḥ santi. Api ca, sarvē'pi bandhutva-bhāvanayā parasparaṁ vyavaharantu.
La presenza storica della lingua sanscrita tra il 300 e il 1800 d.C.

Il ruolo di questa lingua in India è simile a quello che hanno la lingua latina e il greco antico in Europa. Il sanscrito è la lingua in cui furono concepiti molti testi classici, tra cui i Veda. È una delle ventidue lingue ufficialmente riconosciute dall'allegato VIII della Costituzione dell'India.[1]


Storia


Manoscritto del Devimahatmya dell'XI secolo.
Manoscritto del Devimahatmya dell'XI secolo.

Il primo testo in sanscrito sono i Rig-veda. La maggior parte dei testi sopravvissuti sono stati composti nell'India antica e medievale. In sanscrito vedico furono scritti i poemi epici Mahābhārata e Rāmāyaṇa.

La prima grammatica sanscrita stampata in Europa fu compilata alla fine del XVIII secolo per opera del missionario Paolino da San Bartolomeo[2]. Tuttavia già nel XVI secolo Filippo Sassetti, in alcune lettere dall'India indirizzate agli amici e alla famiglia, indicò una certa somiglianza di alcune parole sanscrite con l'italiano, ma l'affinità tra il sanscrito e le lingue europee più diffuse risultò evidente nel 1786, quando William Jones della East India Company presentò nella sede di Calcutta della Royal Asiatic Society un saggio in cui dimostrava come la lingua sanscrita fosse riconducibile al ceppo linguistico delle lingue germaniche e delle lingue classiche più conosciute. Di qui l'interesse del sanscrito da parte degli studiosi europei nel XVIII secolo aprì la strada alla linguistica storica e comparata: in particolare furono comparati il sistema delle radici e il sistema delle declinazioni del sanscrito con quelli delle lingue europee classiche e moderne (per esempio sanscrito pitàr = greco patèr = latino pater = tedesco Vater = italiano padre). La declinazione del sanscrito comprendeva otto casi, tra i quali lo strumentale e il locativo (cfr. le lingue baltiche e slave).

Altri studiosi dell'età romantica furono Henry Thomas Colebrooke, autore della prima grammatica sanscrita filologicamente accurata, e Wilhelm August von Schlegel, al quale si deve l'avvio dello studio di questa lingua in Germania.


Classificazione


Lo stesso argomento in dettaglio: Sanscrito vedico e Sanscrito classico.

Il sanscrito appartiene al ramo indoario del gruppo indoiranico, una delle famiglie linguistiche derivate dall'indoeuropeo.

Se ne hanno due versioni:


La grammatica


Lo stesso argomento in dettaglio: Grammatica sanscrita.

Il sanscrito è con ogni probabilità la lingua indoeuropea più conservatrice: mantiene tutte le forme originali e ne presenta poche innovative. Il nome ha una declinazione complessa: i casi sono 8 (con ogni probabilità gli stessi dell'indoeuropeo): nominativo, genitivo, dativo, accusativo, vocativo, strumentale, ablativo e locativo; uno in più rispetto al latino arcaico e al gallico, nei quali strumentale e ablativo non sono mai stati distinti; due in più rispetto al latino classico, dove è praticamente perso anche il locativo; tre in più rispetto al greco antico che assimila strumentale, ablativo e locativo nel dativo e nel genitivo. I numeri sono tre, come in greco antico: singolare, duale e plurale; anche i generi sono tre: maschile, femminile e neutro. Il verbo, assai complesso e arcaizzante, ha quattro modi finiti: indicativo, congiuntivo, ottativo, imperativo, come in greco antico; cinque tempi: presente, imperfetto, aoristo, perfetto e futuro (quest'ultimo non esisteva in indoeuropeo); a differenza di latino e greco non ha un piuccheperfetto e un futuro perfetto. Accanto all'attivo e al passivo il sanscrito sviluppa la forma media (unica tra le lingue indoeuropee, insieme al greco antico e alcuni relitti in latino assimilati al passivo); le forme sono sintetiche e non perifrastiche, a differenza di quanto accade nella maggior parte delle lingue moderne.


Note


  1. Germano Franceschini e Francesco Misuraca, 1.11. Le lingue del diritto indiano, in India: diritto commerciale, doganale e fiscale, Wolters Kluwer Italia, 2006, p. 16, ISBN 8821723569.
  2. (LA) Paulinus a S. Bartholomaeo, Sidharubam seu Grammatica Samscrdamica. Siddarupam. Cui accedit Dissertatio historico-critica in linguam Samscrdamicam vulgo Samscret dictam, in qua huius linguae exsistentia, origo, praestantia, antiquitas, extensio, maternitas ostenditur, libri aliqui ea exarati critice recensentur, & simul aliquae antiquissimae gentilium orationes liturgicae paucis attinguntur, & explicantur auctore Fr. Paulino a S. Bartholomaeo, Romae, ex typographia Sacrae Congregationis de Propaganda Fide, 1790.

Bibliografia



Dizionari sanscrito–italiano



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Sanskrit

Sanskrit (Eigenbezeichnung संस्कृत saṃskṛta, wörtlich „zusammengesetzt, geschmückt, gebildet“[2]) bezeichnet die verschiedenen Varietäten des Altindischen. Die älteste Form ist die Sprache der Veden, einer Sammlung religiöser mündlicher Überlieferungen im Hinduismus. Ihre Entstehung bzw. Konsolidierung wird auf 1500 v. Chr. datiert. Das klassische Sanskrit wurde um 400 v. Chr. durch die Grammatik des Panini kodifiziert.[3][4]

[en] Sanskrit

Sanskrit (/ˈsænskrɪt/; attributively संस्कृत-, saṃskṛta-;[15][16] nominally संस्कृतम्, saṃskṛtam, IPA: [ˈsɐ̃skr̩tɐm][17][lower-alpha 4]) is a classical language belonging to the Indo-Aryan branch of the Indo-European languages.[19][20][21] It arose in South Asia after its predecessor languages had diffused there from the northwest in the late Bronze Age.[22][23] Sanskrit is the sacred language of Hinduism, the language of classical Hindu philosophy, and of historical texts of Buddhism and Jainism. It was a link language in ancient and medieval South Asia, and upon transmission of Hindu and Buddhist culture to Southeast Asia, East Asia and Central Asia in the early medieval era, it became a language of religion and high culture, and of the political elites in some of these regions.[24][25] As a result, Sanskrit had a lasting impact on the languages of South Asia, Southeast Asia and East Asia, especially in their formal and learned vocabularies.[26]

[es] Sánscrito

El sánscrito (autoglotónimo संस्कृतम् saṃskṛtam) es la lengua clásica de la India,[1] además de una de las lenguas indoeuropeas documentadas más antiguas, después del hitita [2] y el griego micénico.[3] El sánscrito pertenece a la subfamilia indoeuropea de las lenguas indoiranias y específicamente la indoaria.[4]

[fr] Sanskrit

Le sanskrit ou sanscrit[1],[2] (संस्कृतम्, saṃskṛtam, /ˈsɐ̃skr̩tɐm/) est une langue indo-européenne de la famille indo-aryenne, autrefois parlée dans le sous-continent indien. De nos jours, certains érudits le parlent encore et publient des œuvres universitaires ou tiennent des colloques en sanskrit[3].
- [it] Lingua sanscrita

[ru] Санскрит

Санскри́т (деванагари: संस्कृतवाच्, IAST: saṃskṛta·vāc) — древний язык Индии, ныне мёртвый, со сложной синтетической грамматикой. Само слово «санскрит» означает «обработанный, совершенный»[2], относится к индоиранской ветви индоевропейской языковой семьи[3].



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