La lingua moabita, estinta ormai da secoli, appartiene al gruppo delle lingue cananaiche (famiglia linguistica afro-asiatica), parlato dai Moabiti, stanziati lungo le rive orientali del Mar Morto, più precisamente nell'altopiano di Kerak (oggi nella Giordania centro-occidentale), nel primo millennio a.C.
Veniva scritto utilizzando una variante dell'alfabeto fenicio.[1]

Questa voce sull'argomento lingue è solo un abbozzo. Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.

La maggior parte delle attuali conoscenze sulla lingua derivano dalla Stele di Mesha,[1] che è il solo testo di una certa lunghezza conosciuto, in moabita. In aggiunta vi sono tre linee dell'Iscrizione di El-Kerak ed alcuni sigilli.
Alcune delle caratteristiche principali che differenziano il moabita da altre lingue cananaiche come l'ebraico sono: il plurale in -în anziché in -îm (ad es. mlkn "i re" mentre in ebraico biblico məlākîm), come l'aramaico e l'arabo; per il femminile, la finale -at mentre l'ebraico biblico ha -āh (es. qryt "città", ebraico biblico qiryāh).

Note

Voci correlate

• Moab
• Moabiti

Altri progetti

• Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lingua moabita

Collegamenti esterni

• Alcune comparazioni tra l'ebraico biblico col linguaggio dell'iscrizione di Mêša in Wilhelm Gesenius Hebrew grammar
• Articolo sulle iscrizioni della bottiglia di Tell Siran, su jstor.org.

Portale Linguistica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Linguistica

На других языках

[de] Moabitische Sprache

[ru] Моавитский язык