lingvo.wikisort.org - Lingua

Search / Calendar

Con svedese antico (svedese moderno: fornsvenska) vengono indicati due stadi diversi della lingua che erano parlate durante il Medioevo: il primo svedese antico (Klassisk fornsvenska), parlato all'incirca dal 1225 al 1375, e lo svedese antico tardo (Yngre fornsvenska), parlato dal 1375 al 1526.[1]

Svedese antico
Parlato inSvezia, Finlandia e Isole Åland
Altre informazioni
ScritturaAlfabeto latino, alfabeto runico
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Lingue germaniche
  Lingue germaniche settentrionali
Codici di classificazione
Linguist Listnon-swe (EN)
Glottologolds1252 (EN)

Lo svedese antico si sviluppò dal norreno orientale. Le prime forme delle lingue svedese e danese, parlate tra l'800 e il 1100, erano dialetti del norreno orientale e venivano chiamati svedese runico e danese runico perché all'epoca tutti i testi erano scritti con l'alfabeto runico. Le differenze erano originariamente poche ma i dialetti iniziarono a differenziarsi attorno al XII secolo, divenendo svedese antico e danese antico nel XIII secolo.

Il primo svedese antico era molto diverso dallo svedese moderno, esso aveva infatti un complesso sistema di casi e non aveva ancora ridotto i generi per cui aveva tre generi. Nomi, aggettivi, pronomi e numerali erano declinati secondo quattro casi: nominativo, genitivo, dativo e accusativo.


Fonologia


Nel primo svedese antico erano presenti otto vocali: /iː, yː, uː, oː, eː, aː, øː, ɛː/. Uno spostamento vocalico (stora vokaldansen) ebbe i seguenti effetti:

Le consonanti erano in massima parte le stesse dello svedese moderno eccetto ð e θ, che non esistono nella lingua moderna.


Ortografia


L'antico svedese ha usato ⟨æ⟩ e ⟨ø⟩, lettere oggi sostituite in favore di ⟨ä⟩ e ⟨ö⟩ moderni. ⟨þ⟩, invece, fu sostituito con ⟨th⟩ e ⟨dh⟩ nel XIV secolo.

Il grafema ⟨i⟩, invece, poteva essere usato per rappresentare sia /i/ che /j/ (per esempio siæl ("anima"), själ in svedese moderno). Per quanto riguarda i grafemi ⟨u⟩, ⟨v⟩ e ⟨w⟩, essi furono usati in modo intercambiabile per i fonemi /v/ e /u/ (es. vtan ("senza"), utan nello svedese moderno), e , a volte,⟨w⟩ a potrebbe rappresentare anche le combinazioni vocaliche-consonantiche /vu/ e /uv/.

Furono poi usate alcune abbreviazioni per iscritto, come ad esempio ⟨mꝫ⟩ per meþ (la parola svedese moderna med, ossia "con"). Le combinazioni di lettere ⟨aa⟩ e ⟨oe⟩, invece, venivano spesso scritte in modo che una delle lettere fosse posta più piccola sopra l'altra, portando alla nascita dei grafemi ⟨å⟩, ⟨ä⟩ e ⟨ö⟩.


Grammatica



Morfologia nominale


La più grande differenza tra lo svedese antico e lo svedese moderno è il più complesso sistema di casi presente nel primo. Nello svedese antico nomi, aggettivi, pronomi e numerali erano declinati secondo quattro casi: nominativo, genitivo, dativo e accusativo, i casi sono del tutto scomparsi nello svedese moderno (tranne in alcuni dialetti).

C'erano anche tre generi grammaticali: maschile, femminile e neutro, i tre generi si trovano ancora in molti dialetti ma nella lingua standard sono ridotti a due. Queste caratteristiche dello svedese antico si trovano ancora oggi nell'islandese e nel faroese, la declinazione dei sostantivi è quasi identica.

Dal 1500 il numero dei casi nello svedese antico si ridusse da quattro a due (nominativo e genitivo). Il dativo continuò comunque ad esistere in alcuni dialetti almeno fino al XX secolo.

Altri cambiamenti importanti furono la perdita di un sistema di declinazione diverso per il maschile e per il femminile nei nomi, pronomi e aggettivi durante il XV secolo, lasciando solo due generi nella lingua svedese standard, anche se i tre generi sono comuni in molti dialetti. La vecchia forma del dativo dei pronomi personali divenne la forma dell'oggetto e la desinenza -s divenne la più comune per il genitivo singolare.

La declinazione dei sostantivi è divisa in due categorie: forte e debole.[2]

Sistema di declinazione

Declinazione delle parole fisker (pesce), sun (figlio), siang (letto), skip (nave), biti (pezzo) e vika (settimana):

Maschile tema in aMaschile tema in uFemminile tema in ōNeutro tema in aMaschile tema in anFemminile tema in ōn
Sg.Nom. fiskersunsiangskipbitivika
Sg.Gen. fiskssunarsiangarskipsbitaviku
Sg.Dat. fiskisynisianguskipibitaviku
Sg.Acc. fisksunsiangskipbitaviku
Pl.Nom. fiskarsynirsiangarskipbitarvikur
Pl.Gen. fiskasunasiangaskipabitavikna
Pl.Dat. fiskumsunumsiangumskipumbitumvikum
Pl.Acc. fiskasynisiangarskipbitavikur

Aggettivi


Gli aggettivi si accordavano in genere, numero e caso col sostantivo a cui si riferivano.

MaschileFamminileNeutro
Nominativo singolare -i, -e-a, -æ-a, -æ
Obliquo singolare -a, -æ-u, -o-a, -æ
Plurale -u, -o-u, -o-u, -o

Verbi


I verbi in svedese antico venivano coniugati secondo persona e numero. C'erano quattro coniugazioni per i verbi deboli e sei gruppi di verbi forti.[2] La differenza tra verbi deboli e forti sta nel modo in cui viene formato il preterito: i verbi forti lo formano attraverso un cambio di vocale, i verbi deboli lo formano con un suffisso dentale (þ, d o t).[3] Durante il periodo dello svedese antico tardo la coniugazione verbale venne semplificata e la flessione del verbo per persona fu persa.


Verbi forti

I verbi nella tabella seguente sono bīta (mordere), biūþa (offrire), værþa (diventare), stiæla (rubare), mæta (misurare) e fara (andare).[3]

Verbi forti
I gruppoII gruppoIII gruppoIV gruppoV gruppoVI gruppo
Infinito bītabiūþaværþa; varþast(i)ælam(i)ætafara
Participio passato bītinbuþin(v)urþinstulin; stolinm(i)ætinfarin
Participio presente bītandebiūþandeværþandestiælandemætandefarande
Presente indicativo
iak/jæk bīterbiūþerværþerstiælermæterfarer
þū bīterbiūþerværþerstiælermæterfarer
han/hōn/þæt bīterbiūþerværþerstiælermæterfarer
vī(r) bītombiūþomværþomstiælommætomfarom
ī(r) bītinbiūþinværþinstiælinmætinfarin
þē(r)/þā(r)/þē bītabiūþaværþastiælamætafara
Preterito indicativo
iak/jæk bētbøþvarþstalmatfōr
þū bēttbøþtvarþtstaltmastfōrt
han/hōn/þæt bētbøþvarþstalmatfōr
vī(r) bitumbuþum(v)urþomstālommātomfōrom
ī(r) bitinbuþin(v)urþinstālinmātinfōrin
þē(r)/þā(r)/þē bitubuþu(v)urþostālomātofōro
Congiuntivo presente
iak/jæk bītebiūþeværþestiælemætefare
þū bītebiūþeværþestiælemætefare
han/hōn/þæt bītebiūþeværþestiælemætefare
vī(r) bītombiūþomværþomstiælommætomfarom
ī(r) bītinbiūþinværþinstiælinmætinfarin
þē(r)/þā(r)/þē bītinbiūþinværþinstiælinmætinfarin
Congiuntivo preterito
iak/jæk bitibuþi(v)urþestālemātefōre
þū bitibuþi(v)urþestālemātefōre
han/hōn/þæt bitibuþi(v)urþestālemātefōre
vī(r) bitumbuþum(v)urþomstālommātomfōrom
ī(r) bitinbuþin(v)urþinstālinmātinfōrin
þē(r)/þā(r)/þē biti(n)buþi(n)(v)urþinstālinmātinfōrin
Imperativo
þū bītebiūþeværþstiælemætefare
vī(r) bītombiūþomværþomstiælommætomfarom
ī(r) bītinbiūþinværþinstiælinmætinfarin

Verbi deboli

I verbi deboli sono raggruppati in quattro classi:

All'interno di queste coniugazioni i verbi deboli sono divisi in tre ulteriori classi:


Pronomi personali


Di seguito una tabella dei pronomi personali in svedese antico:[2][4]

SingolarePlurale
Prima personaSeconda personaTerza persona masc./fem./neut.Prima personaSeconda personaTerza persona masc./fem./neut.
Nominativo iak, jækþuhan / hon / þætvi(r)i(r)þe(r) / þa(r) / þe, þøn
Genitivo minþinhans / hænna(r) / þæsvar(a)iþer, iþraþera / þera / þera
Dativo mæ(r)þæ(r)hanum / hænni / þyosiþerþem / þem / þem
Accusativo mikþikhan / hana / þætosiþerþa / þa(r) / þe, þøn

Esempi



Västgötalagen


Questo è un estratto dalla legge del Västergötland (Västgötalagen) scritto intorno all'inizio del XIII secolo.

Dræpær maþar svænskan man eller smalenskæn, innan konongsrikis man, eigh væstgøskan, bøte firi atta ørtogher ok þrettan markær ok ænga ætar bot. [...] Dræpar maþær danskan man allæ noræn man, bøte niv markum. Dræpær maþær vtlænskan man, eigh ma frid flyia or landi sinu oc j æth hans. Dræpær maþær vtlænskæn prest, bøte sva mykit firi sum hærlænskan man. Præstær skal i bondalaghum væræ. Varþær suþærman dræpin ællær ænskær maþær, ta skal bøta firi marchum fiurum þem sakinæ søkir, ok tvar marchar konongi.

Svedese moderno:

Dräper man en svensk eller en smålänning, en man ifrån konungariket, men ej en västgöte, så bötar man tretton marker och åtta örtugar, men ingen mansbot. [...] Dräper man en dansk eller en norrman bötar man nio marker. Dräper man en utländsk man, skall man inte bannlysas utan förvisas till sin ätt. Dräper man en utländsk präst bötar man lika mycket som för en landsman. En präst räknas som en fri man. Om en sörlänning dräps eller en engelsman, skall han böta fyra marker till målsäganden och två marker till konungen.

La vita di Erik IX il Santo


Questo testo su Erik IX di Svezia detto il Santo (ca. 1120-1160) può essere trovato nel Codex Bureanus, una raccolta di manoscritti svedesi della metà del XIV secolo.[5]

Hǣr viliom wī medh Gudz nādhom sighia medh faam ordhom aff thø̄m hælgha Gudz martire Sancto Ērīco, som fordum war konungher ī Swērīke. Bādhe aff ǣt ok ædle han war swā fast aff konunga slækt som aff androm Swērīkis høfdingiom. Sidhan rīkit var v̄tan forman, ok han var kiǣr allom lanzins høfdingiom ok allom almōganom, thā valdo thē han til konungh medh allom almōghans gōdhwilia, ok sattis hedherlīca ā konungx stool vidh Upsala.

Note


  1. Fortescue, Michael D. Historical linguistics 2003: selected papers from the 16th International Conference on Historical Linguistics, Copenhagen, 11–15 August 2003. John Benjamins Publishing Company 2005. p. 258. Accessed through Google Books.
  2. Noreen, Adolf: Altschwedische Grammatik, mit Einschluss des Altgutnischen. 1904. Retrieved 2009-28-10.
  3. Germanic languages: conjugate Old Swedish verbs. Verbix.com. Retrieved 2009-28-10.
  4. Roelcke, Thorsten. Variationstypologie: ein sprachtypologisches Handbuch der europäischen Sprachen in Geschichte und Gegenwart. Walter de Gruyter 2003. p. 195. Accessed through Google Books.
  5. Gordon and Taylor Old Norse readings. Lexicon.ff.cuni.cz. Retrieved 2009-28-10.

Voci correlate



Collegamenti esterni


Portale Linguistica
Portale Svezia

На других языках


[en] Old Swedish

Old Swedish (Modern Swedish: fornsvenska) is the name for two distinct stages of the Swedish language that were spoken in the Middle Ages: Early Old Swedish (Klassisk fornsvenska), spoken from about 1225 until about 1375, and Late Old Swedish (Yngre fornsvenska), spoken from about 1375 until about 1526.[1]
- [it] Lingua svedese antica

[ru] Древнешведский язык

Древнешведский язык (швед. fornsvenska) — период в истории шведского языка, традиционно разделяемый на рунический шведский (ок. 800—1225 гг.), классический древнешведский (ок. 1225—1375 гг.) и поздний древнешведский (ок. 1375—1526 гг.)[1][2].



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии