Le lingue nguni sono un sottogruppo di lingue bantu dell'Africa meridionale.
Lingue nguni | |
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Parlato in | Africa meridionale |
Locutori | |
Totale | circa 22 milioni[1] |
Altre informazioni | |
Scrittura | Alfabeto latino |
Tassonomia | |
Filogenesi | Niger-kordofaniane congo-atlantico volta-congo benue-congo bantoidi bantoidi meridionali bantu bantu centrali S |
Codici di classificazione | |
Glottolog | ngun1276 (EN)
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Manuale |
Le lingue nguni vengono classificate all'interno del gruppo delle lingue bantu S (insieme con il venda, le lingue sotho-tswana, le lingue shona, le lingue chopi e le lingue tswa-ronga) con il codice S.40.[1][2]
Tradizionalmente, vengono inoltre identificati due sottogruppi delle lingue nguni: le lingue tekela e le lingue zunda; la distinzione è basata sulla sostituzione di alcune consonanti coronali (tipicamente la t e la z) fra le varie lingue. Ad esempio, la lingua swati viene anche chiamata swazi.
Le lingue nguni sono caratterizzate da elevata mutua comprensibilità, tanto che si configurerebbero come un grande continuum dialettale.
In totale, le lingue nguni vengono parlate da circa 22 milioni di persone come prime lingue;[1] i parlanti sono per l'assoluta maggioranza stanziati nella Repubblica Sudafricana, anche se consistenti gruppi di parlanti sono residenti nei limitrofi stati del Mozambico, Zimbabwe, Botswana, Lesotho, eSwatini (noto fino al 2018 come Swaziland) e Malawi.[1] Le lingue nguni hanno status di ufficialità in Sudafrica e in eSwatini (ex Swaziland).
Le lingue comprese all'interno del gruppo sono:
La lingua ndebele del sud, conosciuta anche come nzundza o ndebele del Transvaal, parlata in Sudafrica da circa 640.000 persone, viene talvolta classificata all'interno delle lingue nguni,[2] anche se altre classificazioni la collocano nel gruppo delle lingue sotho-tswana.[7]
Una caratteristica peculiare delle lingue nguni, pressoché uniche nel panorama delle lingue bantu, è la presenza di numerosi suoni avulsivi, le cosiddette consonanti clic, derivanti da lunghissimi contatti con le popolazioni khoisan (le cui lingue sono ricchissime di questi suoni) stanziate nella regione del Capo precedentemente all'arrivo dei bantu da nord.
La maggiore frequenza di questi insoliti fonemi si ha in xhosa e zulu, mentre sono meno presenti in ndebele e swati.[8] La vicinanza geografica alle aree di diffusione delle lingue nguni ha fatto sì che questi suoni venissero adottati anche in altre lingue non del gruppo, come lo tsonga e alcune lingue sotho-tswana, dove comunque restano una presenza rara e trascurabile.
Tutte le lingue nguni hanno standard ufficiali di scrittura, basati sull'alfabeto latino.[6][5][4][3]
Le lingue nguni hanno un elevato grado di mutua comprensibilità.
Per esempio:
Mi piace la tua casa nuova
Non parlo l'inglese bene
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