L'arabo dell'Oman (noto anche come arabo ḥadārī dell'Oman ) è una varietà dell'arabo parlato nelle montagne di Al Ḥajar nell'Oman ed in alcune regioni costiere vicine. È il dialetto arabo più orientale. Nel passato era parlato dai coloni in Kenia e Tanzania, ma oggi rimane ad essere parlato principalmente nell'isola di Zanzibar.
Le fricative velari /x, ɣ/ possono essere realizzate come uvulari [χ, ʁ] nel dialetto di Mascate.
/k, ɡ/ possono essere anche realizzate come palatali [kʲ, ɡʲ] nel dialetto di Mascate.
[ɫ] può essere allofono di /l/, però raramente è fonematico.[1]
vocali
anteriori
posteriori
chiuse
i iː
u uː
medie
eː
oː
aperte
a aː
/a/ può essere realizzata come [æ] quando precede /j/ o qualsiasi consonante non enfatica. Si realizza posteriormente [ɑ] dopo suoni enfatici e può quindi essere realizzato [ʌ] quando abbreviata. La sua equivalente lunga /aː/ si realizza come [ɑː] dopo i suoni enfatici.[2]
/i/ può essere realizzato come [ɪ] in posizione media e come [ɨ] se abbreviata.
I suoni /u, uː/ sono spesso realizzati come suoni ravvicinati [ʊ, ʊː]. A volte /u/ può essere realizzato come [ɔ] o [o] dopo suoni enfatici.
Voci correlate
Dialetti arabi
Arabo peninsulare
Note
Bonnie C. Glover, The morphophonology of Muscat Arabic, University of California at Los Angeles, 1988.
Elisabeth Grünbichler, Grammatik und Lexik des arabischen Dialekts von Buraimi (Oman), Universität Wien, 2015.
Collegamenti esterni
(EN) Arabo dell'Oman, su Ethnologue: Languages of the World, Ethnologue.
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