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La lingua serbo-croata o serbocroata (alfabeto latino: srpskohrvatski, e cirillico: српскохрватски, pron. AFI: /ˌsərpskoˈxərvat͡ski/) è una lingua slava meridionale; possiede oggi quattro varietà standardizzate (serbo, croato, bosniaco e montenegrino), molto simili tra loro.

Serbo-croato
Srpskohrvatski, Cрпскохрватски
Parlato in Serbia
 Croazia
 Montenegro
 Bosnia ed Erzegovina
più presenze linguistiche nei Paesi circostanti
RegioniBalcani
Locutori
Totale21 milioni di parlanti nativi (2011)
Classifica57
Altre informazioni
ScritturaAlfabeto cirillico e alfabeto latino
TipoSVO (ordine libero), tonica
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Lingue slave
  Lingue slave meridionali
   Lingue slave meridionali occidentali
    Serbocroato
Statuto ufficiale
Ufficiale inVoivodina
Codici di classificazione
ISO 639-1sh
ISO 639-3hbs (EN)
Glottologsout1528 (EN)
Linguasphere53-AAA-g

Diffusione della lingua serbo-croata nel 2005.

Al 2011, era parlata da 21 milioni di parlanti nativi; nel 2022, le due maggiori lingue in base ai parlanti totali secondo Ethnologue 2022 sono il serbo (10,3 milioni) e il croato (6,8 milioni)[1].

Era una delle lingue ufficiali della Jugoslavia, dov'era impiegata nelle repubbliche socialiste di Serbia (ufficialmente lingua serbocroata), Croazia (ufficialmente lingua croata o serba), Bosnia-Erzegovina (ufficialmente lingua serbocroata/croatoserba) e Montenegro (ufficialmente lingua serbocroata iecava), al fianco dello sloveno e del macedone (parlati rispettivamente nelle repubbliche socialiste di Slovenia e Macedonia); questa denominazione non è più ufficialmente usata dopo le Guerre jugoslave e la conseguente dissoluzione dello Stato unitario slavo.

Da allora le persone riconoscono la propria lingua come serbo in Serbia, come croato in Croazia, come bosniaco in Bosnia-Erzegovina e come montenegrino in Montenegro; in realtà tali lingue sono così simili tra loro che la maggior parte dei linguisti le considera la stessa lingua, le cui varianti sono in ogni caso mutuamente intelligibili.

L'Università di Vienna, città in cui è presente una grande comunità di persone provenienti dai Paesi dell'ex-Jugoslavia[2], ha inserito nei propri piani di studi il serbo, il croato e il bosniaco come un'unica lingua, chiamandola BKS (Bosnisch-Kroatisch-Serbisch)[3]; anche alle Università degli Studi di Trieste, di Venezia, di Bologna e di Torino sono presenti gli insegnamenti di "lingua serbo-croata" e "lingua e letteratura serba e croata"[4][5][6][7].


Classificazione


Nella norma ISO 639-3 è codificata come macrolingua, con i seguenti membri:[8]


Letteratura serbo-croata


Prima ancora di essere lingua di uno Stato multietnico, la lingua serbocroata è la lingua di una letteratura unitaria.
Sull'avvicinamento dei popoli slavi meridionali si prodigò, inoltre, nell'Ottocento, il movimento illirico, concepito dal conte croato Janko Drašković e attuato da Ljudevit Gaj. Il progetto sostanzialmente fallì, ma solo in parte: per quanto riguarda la lingua croata, il movimento rinunciò al dialetto caicavo usato a Zagabria e nella Croazia settentrionale, a favore del dialetto stocavo, adoperato nella letteratura ragusea e appoggiato dalla Controriforma.

I canti popolari serbo-croati (tradotti in italiano dal Tommaseo) sono una raccolta epica che narra di fatti accaduti nella seconda metà del Trecento e nella zona meridionale della Jugoslavia, in relazione alle battaglie contro i turchi ottomani sul fiume Marica (1371) e sulla piana dei Merli (1389).
Rispettando la logica successione nel tempo, abbiamo:

Durante il Regno di Jugoslavia e la Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia la letteratura iugoslava ebbe esponenti illustri di grande impatto e bravura:


Differenze tra serbo e croato


Lo stesso argomento in dettaglio: Differenze tra serbo, croato e bosniaco.

Differenze grafiche


Una delle principali differenze tra queste due lingue è costituita dall'alfabeto: in Croazia si usa l'alfabeto latino, mentre in Serbia l'alfabeto ufficiale è il cirillico (sebbene sia presente anche quello latino, che tuttavia dal 2006 è ufficialmente in una posizione subordinata).


Differenze grammaticali


I verbi servili vengono seguiti da costruzioni con l'infinito, in croato, e dalla congiunzione da ("che"), in bosniaco. In serbo, con alcune riserve, sono accettate entrambe le varianti.

Esempi:


Differenze lessicali


La lingua croata di Croazia (distinta da quella di Bosnia-Erzegovina) investe molti più sforzi delle altre varianti serbo-croate nella salvaguardia della propria identità. Ecco alcuni esempi:

Ecco alcuni esempi di differenze lessicali tra serbo e croato:

croatoserboitaliano
tjedanprosla cela nedeljasettimana
tisućahiljada [dal greco]mille
zrakvazduharia
hlačepantalonepantaloni
sigurnostbezbednostsicurezza
grahpasuljfagiolo
časnikoficirufficiale
nožice, škaremakazeforbici
kruhhlebpane
susjedkomšijavicino
svemirsvemir, vasionaspazio
opušakpikavacmozzicone di sigaretta
šakašaka, pesnicapugno
glazbamuzikamusica
juhasupazuppa
povijestistorijastoria
dekaćebecoperta
žlicakašikacucchiaio
cjepivovakcinavaccino
komadićparčepezzettino
osobalicepersona
ručnikpeškirasciugamano
otokostrvoisola
vlastitsopstvenproprio
vlakvoztreno
kolodvorstanicastazione
mrkvašargarepacarota
paparbiberpepe
rajčicaparadajzpomodoro

Alcuni sostantivi si differenziano nel genere e, conseguentemente, nella declinazione:

croatoserboitaliano
minuta (f)minut (m)minuto
osnova (f)osnov (m)fondamento
planet (m)planeta (f)pianeta
večer (f)veče (n)sera
zraka (f) zrak (m) raggio

Accanto alle differenze nel lessico di base ci sono soprattutto differenze significative per quanto riguarda l'assunzione di parole straniere:

  1. Sostanzialmente in croato esistono meno parole straniere: al loro posto si preferiscono nuove creazioni (ad es. zrakoplov/avion [aeroplano], odrezak/šnicla [cotoletta], ecc.); questa tendenza è sempre stata presente, ma è stata rafforzata per ragioni politiche conformemente agli eventi storici degli anni '90; nella lingua colloquiale esistono tuttavia anche in croato più parole straniere che nella lingua scritta (germanismi e ungarismi nel nord, italianismi veneziani sulla costa).
  2. Esistono differenze nelle parole di origine greca: il croato le ha prese in prestito dal latino medievale, mentre il serbo le ha prese direttamente dal greco bizantino:
    ocean - okean, barbar - varvar, kemija - hemija, Betlehem - Vitlejem, demokracija - demokratija
  3. Nel croato odierno le nuove parole straniere con radice latina prendono quasi sempre il suffisso -irati (dal tedesco -ieren), mentre in serbo compaiono a questo posto i suffissi -ovati e -isati: identificirati - identifikovati, informirati - informisati

Note


  1. (EN) What are the top 200 most spoken languages?, su Ethnologue, 3 ottobre 2018. URL consultato il 27 maggio 2022.
  2. Comune di Vienna, Dati della popolazione viennese, su wien.gv.at (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  3. (DE) Institut für Slawistik >> Curricula, su Slawistik.UniVie.ac.at. URL consultato il 23 giugno 2018.
  4. LETTORATO DI LINGUA SERBO-CROATA - 35LETTORATO (2014/2015), su DISU.UniTS.it. URL consultato il 23 giugno 2018.
  5. LINGUA E LETTERATURA SERBA E CROATA - 157LE (2014/2015), su DISU.UniTS.it. URL consultato il 23 giugno 2018.
  6. LINGUA SERBO-CROATA 1 [LT007Z] - Unive, su UniVE.it. URL consultato il 23 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2018).
  7. Lettorato di lingua serba e croata - Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne, su Archivio-DipartimentoLingue.UniTO.it. URL consultato il 23 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2018).
  8. hbs | ISO 639-3, su iso639-3.sil.org. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  9. bos | ISO 639-3, su iso639-3.sil.org. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  10. hrv | ISO 639-3, su iso639-3.sil.org. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  11. srp | ISO 639-3, su iso639-3.sil.org. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  12. cnr | ISO 639-3, su iso639-3.sil.org. URL consultato il 5 dicembre 2022.

Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàThesaurus BNCF 265 · LCCN (EN) sh85120199 · GND (DE) 4054599-4 · BNE (ES) XX534927 (data) · BNF (FR) cb11933260m (data) · J9U (EN, HE) 987007531755205171
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На других языках


[de] Serbokroatische Sprache

Serbokroatisch oder Kroatoserbisch (serbokroatisch srpskohrvatski oder hrvatskosrpski bzw. kyrillisch српскохрватски oder хрватскосрпски)[Anmerkung 1] ist eine plurizentrische[2][3] Sprache aus dem südslawischen Zweig der indoeuropäischen Sprachen. Sie basiert in allen ihren Standardvarietäten auf der štokavischen Dialektgruppe. Ihr Sprachraum umfasst das heutige Kroatien, Bosnien und Herzegowina, Montenegro und Serbien. In der Linguistik wird alternativ auch die Bezeichnung Bosnisch/Kroatisch/Serbisch (kurz B/K/S) verwendet. Umgangssprachlich ist der Begriff naš jezik (serbokroatisch für unsere Sprache) bzw. naški (die unsrige) geläufig, um eine ethnische Zuordnung zu umgehen.

[en] Serbo-Croatian

Serbo-Croatian (/ˌsɜːrboʊkroʊˈeɪʃən/ (listen))[8][9] – also called Serbo-Croat (/ˌsɜːrboʊˈkroʊæt/),[8][9] Serbo-Croat-Bosnian (SCB),[10] Bosnian-Croatian-Serbian (BCS),[11] and Bosnian-Croatian-Montenegrin-Serbian (BCMS)[12] – is a South Slavic language and the primary language of Serbia, Croatia, Bosnia and Herzegovina, and Montenegro. It is a pluricentric language with four[13] mutually intelligible standard varieties, namely Serbian, Croatian, Bosnian, and Montenegrin.[14][15]

[es] Idioma serbocroata

El idioma serbocroata o croatoserbio (srpskohrvatski o hrvatskosrpski) es una lengua eslava meridional, hablada principalmente en Croacia, Serbia, Bosnia y Herzegovina, Montenegro y partes de Kosovo.[1][2] Puesto que el serbocroata es una lengua pluricéntrica, existen diferentes variedades de serbocroata estándar.[3][4][5] La relación entre las variedades americanas, europeas y africanas del español puede compararse con la relación entre las variedades lingüísticas croata, serbia, bosnia y montenegrina.[6][7] Se trata de una situación lingüística bastante equiparable, con el añadido de que las diferencias son aún menores entre las últimas cuatro variedades.[8][9]

[fr] Serbo-croate

Le serbo-croate est une langue slave du groupe des langues slaves méridionales parlée dans l’ancienne Yougoslavie à la fois par les Serbes, les Croates, les Bosniaques et les Monténégrins. « Serbo-croate » était sa dénomination officielle dans l'ancienne Yougoslavie. D’autres dénominations officiellement acceptées pour cette langue étaient « croato-serbe », « serbe et croate », « croate et serbe », « serbe ou croate » et « croate ou serbe »[1].
- [it] Lingua serbo-croata

[ru] Сербохорватский язык

Сербохорва́тский язы́к (также сербскохорватский, сербо-хорватский / сербско-хорватский, хорватскосербский / хорватско-сербский, хорватосербский / хорвато-сербский, иногда югославский; сербохорв. srpskohrvatski/српскохрватски, hrvatskosrpski/хрватскосрпски, bosansko-hrvatsko-srpski jezik/босанско-хрватско-српски језик) — один из южнославянских языков. В бывшей Югославии рассматривался как литературный язык (однако с 1954 года было официально признано существование двух литературных норм), после распада Югославии является надъязыковым койне. Опирается на совокупность диалектов на территории бывшей Югославии (кроме Словении и Северной Македонии).



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