Le lingue slave meridionali sono un ramo delle lingue slave parlate in Europa, prevalentemente nella Penisola balcanica.
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Lingue slave meridionali | |
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Regioni | Penisola balcanica |
Locutori | |
Totale | 27 milioni |
Altre informazioni | |
Scrittura | alfabeto cirillico, alfabeto glagolitico, alfabeto latino |
Tassonomia | |
Filogenesi | Lingue indoeuropee Lingue slave Lingue slave meridionali |
Codici di classificazione | |
ISO 639-5 | zls
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![]() Paesi dove una lingua slava meridionale è lingua nazionale | |
Manuale |
Secondo Ethnologue,[1] le lingue slave meridionali sono parlate da circa 27 milioni di persone, stanziate principalmente negli stati della regione balcanica. Fa eccezione la lingua croata molisana, che è parlata da un migliaio di persone nella regione del Molise, in Italia.[2]
L'antico slavo ecclesiastico è una lingua estinta che sopravvive solo come lingua liturgica.[3]
Secondo Ethnologue,[1] la classificazione delle lingue slave meridionali è la seguente:
L'alfabeto cirillico viene utilizzato per il bulgaro e il macedone. Anche il serbo ha come alfabeto ufficiale quello cirillico ma attualmente utilizza sia l'alfabeto cirillico che quello latino. Croato e sloveno vengono scritti con l'alfabeto latino. Per il bosniaco sono impiegati entrambi gli alfabeti.
L'antico slavo ecclesiastico è scritto in alfabeto glagolitico.[3]
Altri progetti
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