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La lingua greca (nome nativo moderno: ελληνική γλώσσα, ellinikí glóssa) è un ramo indipendente della famiglia delle lingue indoeuropee, nativa della Grecia e altre parti del Mediterraneo dell'est e del Mar Nero. Ha la più lunga storia documentata - circa 34 secoli - di ogni altra lingua indoeuropea vivente.[7] Al 2022, è parlata da 13,3 milioni di parlanti totali[8].

Greco
Ελληνικά (Εlliniká)
Parlato in Grecia
 Cipro
Locutori
Totale13,3 milioni (Ethnologue, 2022)
Classifica70 (2019)
Altre informazioni
Scritturaalfabeto greco
TipoSVO, flessiva
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Protogreco
  Lingua micenea
   Lingua greca antica
    Koinè greca
     Greco bizantino
      Greco moderno
Statuto ufficiale
Ufficiale in Grecia[1]
 Cipro[2]
 Unione europea[3]

Lingua minoritaria[4][5][6]:
 Turchia (non riconosciuta)
 Armenia
 Italia
 Albania
 Romania
 Ucraina
 Ungheria
Akrotiri e Dhekelia
Codici di classificazione
ISO 639-1el
ISO 639-2(B)gre, (T)ell
ISO 639-3ell (EN)
ISO 639-5grk
Glottologgree1276 (EN)
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
Όλοι οι άνθρωποι γεννιούνται ελεύθεροι και ίσοι στην αξιοπρέπεια και τα δικαιώματα. Είναι προικισμένοι με λογική και συνείδηση, και οφείλουν να συμπεριφέρονται μεταξύ τους με πνεύμα αδελφοσύνης.
Traslitterazione
Óli i ánthropi yennioúde eléftheri ke ísi stin axioprépia ke ta dhikeómata. Íne prikisméni me loyikí ke sinídhisi, ke ofílun na siberiférode metaxí tus me pnévma adhelfosínis.

Il suo sistema di scrittura è stato l'alfabeto greco per la maggior parte della sua storia; altri sistemi, come la lineare B e il sillabario cipriota sono stati usati precedentemente.[9] L'alfabeto (di tipo fonetico) nacque da un adattamento della scrittura fenicia, e fu a sua volta la base degli alfabeti etrusco e poi latino[10], copto, cirillico, gotico (per tramite dell'alfabeto latino) e molti altri sistemi di scrittura, oltre ad aver esercitato influenza su altri, quale armeno.[11]

Occupa un posto importante nella storia del mondo occidentale e del cristianesimo; il canone della letteratura greca antica include opere nel canone occidentale, come i poemi epici Iliade e Odissea. Il greco è anche la lingua nella quale sono composti molti dei testi fondamentali della scienza, specialmente astronomia, matematica e la logica, e la filosofia occidentale, come i dialoghi platonici e le opere di Aristotele. Il Nuovo Testamento della Bibbia cristiana è stato scritto in koinè. In alcune scuole secondarie di secondo grado in Occidente, soprattutto il liceo classico in Italia, il greco antico rappresenta un'importante materia di studi insieme al latino.

Durante l'antichità, il greco era una lingua franca ampiamente diffusa nel mondo mediterraneo, nell'Asia occidentale e in molti altri luoghi. Sarebbe quindi diventata la lingua ufficiale dell'Impero bizantino sviluppandosi nel greco medievale.[12] Nella sua forma moderna, la lingua greca è la lingua ufficiale in due Paesi, Grecia e Cipro, una minoranza linguistica riconosciuta in altri sette Paesi, ed è una delle 24 lingue ufficiali dell'Unione europea. La lingua è parlata in Grecia, Cipro, Italia, Albania, Turchia e la diaspora greca; gran parte dei parlanti sono madrelingua. Le radici greche sono spesso usate per coniare nuove parole per altre lingue; greco e latino sono le fonti predominanti del vocabolario scientifico internazionale.


Storia


Storia della
lingua greca

(vedi anche: Lineare B, alfabeto greco)
Substrato preellenico
Proto-greco
Miceneo (1600–1100 a.C. circa)
Greco antico (800–330 a.C. circa)
dialetti:
eolico, arcado-cipriota, attico-ionico,
dorico, nord-occidentale (eleo), lingua omerica, locrese, panfilio, siceliota

Koinè greca (330 a.C.–330 circa)
varianti:
greco giudaico

Greco medievale (330–1453)
Greco moderno (dal 1453)
questione della lingua greca
dialetti:
cappadocico, cretese, cipriota,
demotico, greco di Cargese, ievanico, italiota (grecanico, grico), katharevousa, pontico, zaconico

  • Date tratte da D. B. Wallace, Greek Grammar Beyond the Basics: An Exegetical Syntax of the New Testament, Grand Rapids, 1997, pag. 12.

Il greco fu parlato nella penisola balcanica da circa il 3º millennio a.C.,[13] o possibilmente prima.[14] La prima testimonianza scritta è stata una tavoletta in lineare B trovata a Messenia che risale fra il 1450 e il 1350 a.C.,[15] rendendo il greco la lingua vivente più antica registrata al mondo. Tra le lingue indoeuropee, la sua data di prima attestazione scritta è eguagliata soltanto dalle lingue anatoliche, ora estinte.


Periodi


L'area di lingua protogreca secondo il linguista Vladimir I. Georgiev
L'area di lingua protogreca secondo il linguista Vladimir I. Georgiev

La lingua greca è convenzionalmente divisa nei seguenti periodi:


Diglossia


Lo stesso argomento in dettaglio: Questione della lingua greca.

Nell'era moderna, la lingua greca entrò in uno stato di diglossia: la coesistenza delle forme scritte vernacolari e arcaiche del linguaggio. Ciò che divenne nota come questione della lingua greca fu una polarizzazione fra le due varietà del greco moderno: il demotico, forma idiomatica della lingua greca, e la katharévousa, che significa "purificata", un compromesso fra il demotico e il greco antico, che fu sviluppata all'inizio del XIX secolo, e fu usata per scopi letterari e ufficiali nello stato greco appena formato. Nel 1976, il demotico fu dichiarata la lingua ufficiale della Grecia, avendo incorporato caratteristiche della katharévousa e dando vita al greco moderno standard, che è utilizzato per tutti gli scopi ufficiali e nell'istruzione.[18]


L'unità storica


La distribuzione delle principali aree dialettali del greco moderno
La distribuzione delle principali aree dialettali del greco moderno

L'unità storica e l'identità continua tra le varie fasi della lingua greca è spesso sottolineata. Anche se il greco ha subìto cambiamenti morfologici e fonologici paragonabili a quelli visti in altre lingue, mai dall'antichità classica la sua tradizione culturale, letteraria e ortografica è stata interrotta nella misura in cui si può parlare di una nuova lingua emergente. Oggi i parlanti greci tendono a considerare le opere letterarie dell'antico greco come parte della loro lingua piuttosto che come una lingua straniera.[19] Spesso si afferma anche che i cambiamenti storici sono stati relativamente lievi rispetto ad altre lingue. Secondo una stima, "il greco omerico è probabilmente più vicino al demotico di quanto l'inglese medio del XII secolo sia all'inglese parlato moderno."[20]


Distribuzione geografica


Il greco è parlato da circa 13 milioni di persone, principalmente in Grecia, così come a Cipro nella parte non turca, ma anche lì dove esiste la diaspora greca moderna.

Vi sono insediamenti e località dove é parlata da una minoranza o per motivi diversi la lingua greca, nei paesi limitrofi di Albania, Bulgaria e Turchia, così come in diversi paesi nell'area del Mar Nero, come Ucraina, Russia, Romania, Georgia, Armenia, e Azerbaigian, e nel mar Mediterraneo, l'Italia meridionale (Grecia salentina e Bovesia), la Siria, Israele, l'Egitto, il Libano, la Libia e antiche città costiere lungo il Levante. La lingua è parlata anche dalle comunità di emigranti greci in molti paesi dell'Europa occidentale, in particolare nel Regno Unito e in Germania, Canada, Stati Uniti, Australia, Argentina, Brasile, Cile, Sudafrica e altri.


Status ufficiale


Il greco è la lingua ufficiale della Grecia, dove è parlato da quasi tutta la popolazione.[21] È anche la lingua ufficiale di Cipro (nominalmente a fianco del turco).[2] A causa dell'adesione di Grecia e Cipro nell'Unione europea, il greco è una delle 24 lingue ufficiali dell'organizzazione.[22] Il greco è ufficialmente riconosciuto come lingua minoritaria in Armenia, in Romania, in Italia, in Albania, in Ucraina e in Ungheria nel quadro della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie.[4][5] Non è lingua tutelata in Turchia.


Caratteristiche


La fonologia, la morfologia, la sintassi e il vocabolario della lingua mostrano tendenze sia conservatrici sia innovative attraverso l'intera attestazione della lingua dal periodo antico a quello moderno. La divisione in periodi convenzionali è, come con tutte queste periodizzazioni, relativamente arbitraria, specialmente perché in tutti i periodi il greco antico ha goduto di un alto prestigio e il colto ne prese fortemente spunto.


Fonologia


Nel corso della sua storia, la struttura sillabica del greco è cambiata poco: il greco mostra una struttura sillabica mista, che consente complesse iniziali sillabiche ma code molto ristrette. Ha solo vocali orali e un insieme abbastanza stabile di contrasti consonantici. I principali cambiamenti fonologici sono avvenuti durante il periodo ellenistico e romano (vedi la fonologia della koiné greca per i dettagli):


Morfologia


In tutte le sue fasi, la morfologia del greco mostra un ampio insieme di affissi di derivazione produttiva, un sistema limitato ma produttivo di parole composte[23] e un ricco sistema flessionale. Sebbene le sue categorie morfologiche siano state abbastanza stabili nel tempo, i cambiamenti morfologici sono presenti ovunque, in particolare nei sistemi verbali e nominali. Il principale cambiamento nella morfologia nominale dalla fase classica è stato il disuso del caso dativo (le sue funzioni sono state largamente prese in prestito dal genitivo). Il sistema verbale ha perso l'infinito, il futuro formato sinteticamente, i tempi perfetti e l'ottativo. Molte sono state sostituite da forme perifrastiche (analitiche).


Nomi e aggettivi


Lo stesso argomento in dettaglio: Prima declinazione del greco antico, Seconda declinazione del greco antico e Terza declinazione del greco antico.

I pronomi mostrano distinzioni nella persona (1°, 2° e 3°), nel numero (singolare, duale e plurale nell'antica lingua, soltanto singolare e plurale nelle successive fasi) e nel genere (maschile, femminile e neutro) e nel declino per il caso (da sei casi nelle prime forme attestate a quattro nella lingua moderna).[24] I nomi, gli articoli e gli aggettivi mostrano tutte le distinzioni tranne che per la persona. Sia gli aggettivi attributivi sia quelli predicativi concordano con il nome.


Verbi


Lo stesso argomento in dettaglio: Sistema verbale del greco antico.

Allo stesso modo, le categorie flessive del verbo greco sono rimaste sostanzialmente le stesse nel corso della storia della lingua, ma con cambiamenti significativi nel numero di distinzioni all'interno di ogni categoria e nella loro espressione morfologica. I verbi greci hanno forme flessive sintetiche per:

Greco antico Greco moderno
Persona prima, seconda e terzaanche seconda persona formale
Numero singolare, duale e pluralesingolare e plurale
Tempo presente, passato e futuro passato e non passato (il futuro è espresso da una costruzione perifrastica)
Aspetto imperfetto, perfetto (tradizionalmente chiamato aoristo) e passato prossimo (a volte chiamato anche perfetto) imperfetto e perfetto/aoristo (il passato prossimo è espresso da una costruzione perifrastica)
Modo indicativo, congiuntivo, imperativo e ottativo indicativo, congiuntivo,[25] e imperativo (altre funzioni modali sono espresse da costruzioni perifrastiche)
Diatesi attiva, media, e passiva attiva e mediopassiva

Grammatica del greco moderno


Lo stesso argomento in dettaglio: Grammatica del greco moderno.

La grammatica della lingua greca moderna è semplificata rispetto al greco antico.[26] La costruzione della frase è in linea di massima simile all'italiano e per analogia all'inglese e al francese, poiché segue lo schema soggetto - verbo - complemento oggetto. La presenza delle declinazioni, tuttavia, consente una certa libertà che viene sfruttata soprattutto per ragioni stilistiche. Allo stesso modo dell'italiano si possono costruire frasi composte da più espressioni concatenate da avverbi. Nei casi in cui il complemento oggetto sia un verbo sostantivato, nel greco moderno si usa il congiuntivo al posto dell'infinito usato in italiano.

I sostantivi si dividono in tre generi, maschile, femminile e neutro; il genere del sostantivo non sempre ne determina il sesso: alcune parole di genere neutro, ad esempio, hanno valore femminile oppure maschile. Un esempio di questa particolarità è τo κορίτσι, che significa "la ragazza", dove il termine ragazza è neutro e si coniuga con articolo neutro 'τo' anche se secondo logica dovrebbe essere femminile. Nel caso di κορίτσι il motivo è spiegabile: in origine era κόρη, femminile, cui è stato aggiunto un suffisso diminutivo (-τσιον, con caduta della terminazione, come in molti altri sostantivi) che, avendo desinenza neutra, crea sostantivi neutri; questo stesso procedimento, e alla stessa parola, si ritrova anche in tedesco e in olandese: il tedesco das Mädchen (ragazza) è neutro, ma deriva dall'antico die Mad, femminile, cui è stato aggiunto il suffisso diminutivo -chen, che è sempre neutro; in olandese, nello stesso identico modo, ma con qualche evoluzione fonetica in più, abbiamo het meisje /'mɛɪʃə/ (ragazza) derivato da un antico de meid, femminile.

Ogni sostantivo si declina a seconda del caso e del numero. Per la numerosità ci sono desinenze singolari e desinenze plurali. Per quanto riguarda i casi, ne esistono solamente cinque, di cui uno utilizzato molto raramente. I casi sono indicati dalla desinenza del sostantivo:

Esiste inoltre qualche residuo del dativo utilizzato soltanto nella lingua colta e in alcune frasi fatte; nella lingua comune è del tutto scomparso ed è sostituito dal genitivo (Μου έδωσε ένα βιβλίο = Mi ha dato un libro) oppure, esattamente come in italiano, da un complemento di moto a luogo figurato (Έδωσε σ'εμένα ένα βιβλίο = Mi ha dato un libro).

I sostantivi acquisiti da lingue straniere normalmente non vengono declinati e il loro caso si desume dal contesto nella frase o meglio dall'articolo che li accompagna. Molti sono i termini stranieri presenti nella lingua neogreca, soprattutto francesi; es. ραντεβού (francese: rendez-vous = appuntamento), ecc.

Gli articoli sono obbligatori come in italiano. Esistono gli articoli determinativi ο, η, το (come, in italiano, il/lo, la) e indeterminativi ένας, μία, ένα (come un/uno, una); nella flessione viene escluso il vocativo che per definizione è sempre determinato e non ha bisogno di articolo determinativo. L'unica preposizione articolata (sing. στο(ν), στη(ν), στο; plur. στους, στις, στα) si forma con la preposizione di moto a luogo o locativa σε unita all'accusativo (la quasi totalità delle preposizioni regge oggi l'accusativo); gli articoli indeterminativi non si possono invece fondere le preposizioni. Es: "Πάμε σε ενα ξενοδοχείο" - Andiamo a un albergo - "Πάμε στο ξενοδοχείο" andiamo all'albergo.

I verbi sono anch'essi semplificati rispetto al greco antico; vi sono due coniugazioni e l'ausiliare è uno, έχω avere, utilizzato nella costruzione di diversi tempi. [senza fonte]


Classificazione


Il greco costituisce un ramo autonomo della famiglia indoeuropea, ma la sua esatta posizione nell'albero genealogico rimane oggetto di discussione. Essa infatti appartiene alle lingue centum, ma presenta numerose caratteristiche proprie di una lingua satem. Accanto ad accostamenti con lingue illiriche e della Tracia, troppo poco conosciute per poter trarre conclusioni certe, si è ipotizzata una particolare vicinanza tra il greco e la lingua armena.

Tra le lingue indoeuropee è la seconda lingua più antica per attestazione, dopo la lingua ittita, e quella in assoluto documentata per il più ampio arco di tempo.


Dialetti


Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetti greci.

Il greco in tutte le sue fasi ha conosciuto ampie diversificazioni dialettali, ed essi vanno considerati in un ambito cronologico preciso. Si distinguono allora due fasi:

Una serie di tratti condivisi legano i dialetti nord occidentali e il dorico, da una parte, lo ionico e l'arcado-cipriota dall'altro; l'eolico invece appare di classificazione più problematica, in posizione mediana tra i due gruppi. Questi dialetti declinarono rapidamente in età ellenistica, e furono soppiantati dalla koinè senza lasciare discendenti: solo per il moderno Tsaconico è accertata una ascendenza chiaramente dorica.

La forma di scrittura nota per il greco è la lineare B, derivata a sua volta dalla lineare A, usata dai minoici, che si ritiene non parlassero una lingua indoeuropea. Si tratta di un sistema di scrittura prevalentemente sillabico, corredato da una certa quantità di ideogrammi, usato esclusivamente per scopi amministrativi, strutturalmente inadatto per la scrittura di una lingua come il greco: in esso infatti non era possibile distinguere le consonanti occlusive in sorde, sonore e sorde aspirate, che venivano rese tutte con uno stesso segno, e non c'era modo di contrassegnare i gruppi consonantici o le consonanti finali. L'uso di questa forma di scrittura fu abbandonato con il crollo della civiltà micenea.

Solo alcuni secoli dopo, nell'VIII secolo a.C., dopo un periodo di alcuni secoli in cui mancano testimonianze scritte, i Greci svilupparono un nuovo sistema di scrittura, adattando alla propria lingua l'alfabeto fenicio con l'introduzione di simboli distinti per le vocali: nasceva così l'alfabeto greco. Di tale alfabeto esistettero in età arcaica numerose varianti, ma a partire dal V secolo a.C. l'alfabeto ionico si impose, divenendo in età ellenistica l'unico alfabeto del mondo greco. Questo alfabeto, seppure con piccole modifiche rispetto agli esempi più antichi, è quello tuttora usato per il greco moderno.


Influenza sulle altre lingue


La lingua greca classica è alla base di molte parole moderne delle lingue indoeuropee, soprattutto di quelle romanze e germaniche. Molte parole composte italiane del lessico scientifico e no – in medicina quasi tutti i nomi delle patologie (termine stesso coniato dal greco) – sono state coniate da essa. Vari esempi: geografia, astronomia, democrazia, filosofia, retorica, etica, politica, monarchia, chiesa, geologia, biologia, citoplasma, cromosoma, mitocondrio, linfocita, macrofago, anatomia, fisiologia, tiroide, esofago, stomaco, pancreas, botanica, zoologia, matematica, geometria, fisica, chimica, biologia, atomo, ione, stechiometria, metallo, idrogeno, ossigeno, azoto, grammatica, fonetica, ortografia, lessico, sintassi, antropologia, psicologia, pedagogia, archeologia, paleontologia, architetto, musica, cinema, fotografia, spinterogeno, metafisica, odontoiatria, gastroenterologia, endocrinologia, farmacologia, otorinolaringoiatria, oncologia, ematologia, chirurgia, isterectomia, orchiectomia, esofagoscopia, emorragia, morfologia, governo, nomofilachia, sinallagma, economia, ecologia, metallurgia, siderurgia, elettronica, elettrotecnica, meccanica, aeronautica, elicottero, automa, telefono, tecnologia. Ma nella lingua italiana sono presenti anche moltissime parole non composte di origine greca, diffusesi spontaneamente e non coniate, poiché alcuni idiomi parlati localmente nella penisola italica, come i dialetti campani, derivano dal sovrapporsi del latino sull'osco e sul greco (con influenze esercitate anche dal castigliano, dal francese medioevale e dai dialetti franchi). Alcuni di questi termini a loro volta sono entrati a formar parte del toscano, poi divenuto fonte della lingua italiana. Le stesse parole idioma e dialetto sono di origine greca.


Greco classico e greco moderno


In Italia, uno dei pochi Stati europei in cui è diffuso lo studio delle lingue classiche nell'ambito dell'istruzione secondaria, si tende a chiamare semplicemente "greco" il greco classico e a utilizzare l'aggettivo "moderno" per indicare la lingua oggi ufficiale della Grecia. Non a caso i vocabolari di greco classico si chiamano semplicemente "vocabolari di greco", mentre sulle copertine di quelli di greco moderno viene aggiunto l'aggettivo "moderno".

La pronuncia del greco moderno è caratterizzata dal cosiddetto itacismo, che prende il nome dalla pronuncia del grafema η (che si chiama "ita" e si legge i), mentre la maggior parte dei grecisti ritiene che la pronuncia del greco classico corretta, o quantomeno più vicina a quella originale, sia quella cosiddetta etacistica, in cui appunto il grafema η si chiama "eta" e si legge e (aperta). La pronuncia etacistica è quella utilizzata per lo studio del greco classico ovunque, tranne che nella Grecia stessa, dove la lingua antica viene studiata adoperando la stessa pronuncia di quella moderna, per via della ininterrotta trasmissione testuale che dall'epoca antica arriva fino a oggi per tramite della fase bizantina. Pertanto, è molto difficile risalire alla pronuncia effettivamente in uso in età classica, specie se consideriamo che la lingua greca classica non è altro che un insieme di dialetti (eolico, dorico, ionico e ionico-attico fra i maggiori) unificati da Alessandro Magno con la κοινὴ διάλεκτος (koinè diálektos, idioma comune).


Note


  1. Enthologue riporta "ell" come codice della lingua, su ethnologue.com.
  2. La Costituzione di Cipro, App. D., parte 1, Art. 3, su cyprus.gov.cy. URL consultato il 27 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2012). dichiara che le lingue ufficiali della Repubblica sono il greco e il turco. In ogni caso, lo status ufficiale del turco è solo sulla carta nella zona a maggioranza greca di Cipro; in pratica, al di fuori della zona a maggioranza turca nel nord dell'isola, il turco è scarsamente utilizzato; vedi A. Arvaniti (2006), Erasure as a a means of maintaining diglossia in Cyprus, San Diego Linguistics Papers 2: 25-38, pagina 27.
  3. Consiglio della Comunità Economica Europea: Disposizione n. 1 riguardo alle lingue utilizzate nella Comunità Economica Europea, su eur-lex.europa.eu, Consiglio d'Europa.
  4. Greco, su unhchr.ch, Ufficio dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. URL consultato l'8 dicembre 2008.
  5. Lista delle dichiarazioni fatte nel rispetto del trattato 148, su conventions.coe.int, Consiglio d'Europa. URL consultato l'8 dicembre 2008.
  6. Intervista con Aziz Tamoyan, Unione Nazionale degli Yezidi, su groong.usc.edu. URL consultato l'8 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2009).
  7. Greek language, in Encyclopædia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.. URL consultato il 29 aprile 2014.
  8. (EN) What are the top 200 most spoken languages?, su Ethnologue, 3 ottobre 2018. URL consultato il 27 maggio 2022.
  9. Francisco Rodríguez Adrados (1922-), A history of the Greek language: from its origins to the present, Leida, Brill, 2005, ISBN 9789004128354, OCLC 59712402.
  10. Elementi di storia dell'alfabeto latino, su docenti.unimc.it. URL consultato il 19 settembre 2020.
  11. L’invenzione dell’alfabeto armeno: fatti e problemi (PDF), su arpi.unipi.it, p. 19. URL consultato il 19 settembre 2020.
  12. Germaine Catherine Manuel, A study of the preservation of the classical tradition in the education, language, and literature of the Byzantine Empire, HVD ALEPH, 1989.
  13. Renfrew, 2003; Georgiev, 1981.
  14. Gray Atkinson, 2003; Atk,inson Gray, 2006.
  15. Ancient Tablet Found: Oldest Readable Writing in Europe, su news.nationalgeographic.com, National Geographic Society, 30 marzo 2011. URL consultato il 22 novembre 2013.
  16. A comprehensive overview in J.T. Hooker's Mycenaean Greece (Hooker, 1976); for a different hypothesis excluding massive migrations and favoring an autochthonous scenario, see Colin Renfrew's "Problems in the General Correlation of Archaeological and Linguistic Strata in Prehistoric Greece: The Model of Autochthonous Origin" (Renfrew, 1973) in Bronze Age Migrations by R.A. Crossland and A. Birchall, eds. (1973).
  17. Ethnologue
  18. Mackridge, Peter., The modern Greek language : a descriptive analysis of standard modern Greek, Oxford [Oxfordshire], Oxford University Press, 1985, ISBN 9780198157700, OCLC 11134463.
  19. Browning, 1983.
  20. Alexiou, 1982.
  21. Greece, in The World Factbook, Central Intelligence Agency. URL consultato il 23 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2016).
  22. The EU at a Glance – Languages in the EU, in Europa, European Union. URL consultato il 30 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2013).
  23. Ralli, 2001.
  24. The four cases that are found in all stages of Greek are the nominative, genitive, accusative and vocative. The dative/locative of Ancient Greek disappeared in the late Hellenistic period, and the instrumental case of Mycenaean Greek disappeared in the Archaic period.
  25. There is no particular morphological form that can be identified as 'subjunctive' in the modern language, but the term is sometimes encountered in descriptions even if the most complete modern grammar (Holton et al. 1997) does not use it and calls certain traditionally-'subjunctive' forms 'dependent'. Most Greek linguists advocate abandoning the traditional terminology (Anna Roussou and Tasos Tsangalidis 2009, in Meletes gia tin Elliniki Glossa, Thessaloniki, Anastasia Giannakidou 2009 "Temporal semantics and polarity: The dependency of the subjunctive revisited", Lingua); see Modern Greek grammar for explanation.
  26. (EN) The Greek Language Through Time, su linguistics.byu.edu. URL consultato il 19 settembre 2020.

Bibliografia



Storia generale della lingua



Lingua greca moderna



Voci correlate


  • Alfabeto greco
  • Segni diacritici dell'alfabeto greco
  • Grammatica del greco antico
  • Dialetti greci antichi
  • Lingua greca antica
  • Koinè
  • Hermeneumata Pseudodositheana
  • Lingua macedone antica
  • Lega linguistica balcanica
  • Isola linguistica greca (lingua grecanica parlata nell'Italia meridionale)
  • Greco di Calabria
  • Fonologia della lingua greca antica
  • Fonologia della koinè ellenistica
  • Fonologia della lingua greca moderna

Altri progetti



Collegamenti esterni


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[en] Greek language

Greek (Modern Greek: Ελληνικά, romanized: Elliniká; Ancient Greek: Ἑλληνική, romanized: Hellēnikḗ) [eliniˈka] is an independent branch of the Indo-European family of languages, native to Greece, Cyprus, southern Italy (Calabria and Salento), southern Albania, and other regions of the Balkans, the Black Sea coast, Asia Minor, and the Eastern Mediterranean. It has the longest documented history of any Indo-European language, spanning at least 3,400 years of written records.[2] Its writing system is the Greek alphabet, which has been used for approximately 2,800 years;[3][4] previously, Greek was recorded in writing systems such as Linear B and the Cypriot syllabary.[5] The alphabet arose from the Phoenician script and was in turn the basis of the Latin, Cyrillic, Armenian, Coptic, Gothic, and many other writing systems.

[es] Idioma griego

El griego (en griego, Ελληνική γλώσσα [eliniˈci ˈɣlosa] o ελληνικά [eliniˈka]) es una lengua originaria de Grecia, que pertenece a la rama griega de las lenguas indoeuropeas. Es la lengua indoeuropea con la mayor historia documentada, puesto que cuenta con más de 3400 años de evidencia escrita. El sistema de escritura que ha utilizado durante la mayor parte de su historia y hasta la actualidad es el alfabeto griego. Previamente utilizó otros sistemas, como el lineal B o el silabario chipriota. El alfabeto griego deriva del fenicio, y a su vez dio lugar a los alfabetos latino, cirílico y copto, entre otros.
- [it] Lingua greca

[ru] Греческий язык

Гре́ческий язы́к (самоназвание — Ελληνικά [ɛliniˈka], Ελληνική γλώσσα [ɛliniˈki ˈɣlɔsa]) — один из языков индоевропейской языковой семьи. Ныне является единственным представителем греческой группы, хотя иногда отдельными языками считаются его обособленные диалекты — цаконский, каппадокийский и понтийский языки, находящиеся на грани вымирания[lower-alpha 2][6]. Письменная история греческого языка насчитывает около 3,5 тысяч лет; отдельные его периоды обычно также называются «языками» (см. микенский греческий, древнегреческий, византийский, новогреческий).



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