Il luvio è una lingua indoeuropea appartenente al sottogruppo luvio del ramo anatolico parlata a sud ovest della capitale dell'impero ittita, Ḫattuša. Le attestazioni più antiche risalgono al II millennio a.C., ma la lingua è attestata sino al I millennio a.C. e precisamente all'ottavo secolo. Compare in attestazioni sotto forma di scrittura cuneiforme ed anche sotto forma di geroglifici (nel I millennio esclusivamente in questa seconda forma).
Luvio †
Parlato in
Anatolia
Periodo
II millennio a.C.-VIII secolo a.C.
Locutori
Classifica
estinta
Altre informazioni
Scrittura
Alfabeto luvio cuneiforme e Alfabeto luvio geroglifico
Questa voce o sezione sull'argomento lingue non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
L'area in cui si parlava il luvio (in azzurro) nel II millennio a.C., accanto alle altre lingue anatoliche della regione: l'ittita (in giallo) e il palaico (in rosso)[1]
Molto simile all'ittita, il luvio presenta alcune caratteristiche significative che lo differenziano dalla lingua parlata a Ḫattuša.
Il sistema nominale presenta un numero di casi limitato: nominativo, dativo, ablativo, accusativo e un genitivo non sempre attestato e spesso sostituito da un aggettivo genitivale in generale con desinenza -asi.[2]
Il sistema verbale prevede due tempi (presente e passato), due modi (indicativo e imperativo), e un solo sistema di coniugazione.
Le particelle di inizio frase, tipiche dell'Anatolico sono presenti anche in luvio,[3] e anche il sistema pronominale è piuttosto simile a quello dell'ittita.
Genealogicamente il luvio è strettamente imparentato alle altre lingue anatoliche, e tra queste in particolare al licio, al cario e, meno strettamente, al lidio; ipotesi di un suo legame con l'etrusco vengono avanzate a intervalli regolari da diversi studiosi, ma permangono numerosi problemi.
waiana- ("vino", luvio geroglifico), cfr. ittitawijana- ("id."), arabo ed etiopicowain ("id."), assiro īnu ("id."), ebraicoyayn ("id."), proto-semitico *wainu ("vino"), prestito dall'indoeuropeo attestato in numerose famiglie.
Note
Francisco Villar, Gli Indoeuropei e le origini dell'Europa, p. 350.
Roberto Stefanini. “Il genitivo aggettivale nelle lingue anatoliche” in Athenaeum NS 47, 1969, pp. 290–302; Annick Payne. Hieroglyphic Luwian: An Introduction, Wiesbaden, 2010 (2nd ed.); Federico Giusfredi, Recensione a Payne 2010, in WZKM 102, 2012, pp. 367-369; Ilya Yakubovich, Sociolinguistics of the Luvian Language, Brill, 2010
Payne, op. cit.; Giusfredi, The Cuneiform Luwian local particles and the obscure particle -(V)r, in Proceedings of the 8th International Congress of Hittitology (Warsaw 2011), 2014, pp. 308-315.
Villar, passim.
Bibliografia
Francisco Villar, Gli Indoeuropei e le origini dell'Europa, Bologna, Il Mulino, 1997, ISBN88-15-05708-0.
Heinrich Otten, Luvische Texte in Umschrift, Berlin, Akademie-Verlag, 1953.
John David Hawkins, Anna Morpurgo Davies e Günter Neumann, Hittite Hieroglyphs and Luwian: New Evidence for The Connection, Göttingen, Vandenhoeck and Ruprecht, 1974.
Frank Starke, Die keilschrift-luwischen Texte in Umschrift, Wiesbaden, Otto Harrassowitz, 1985.
Massimiliano Marazzi, Il geroglifico anatolico. Problemi di analisi e prospettive di ricerca, Roma, Il calamo, 1990, ISBN88-85134-23-8.
Clelia Mora, Sull'origine della scrittura geroglifica anatolica, in Kadmos, vol.30, 1991, pp.1-28.
Rudolf Werner, Kleine Einführung ins Hieroglyphen-Luwische, Göttingen, Vandenhoeck and Ruprecht, 1991.
John David Hawkins, Corpus of Hieroglyphic Luwian Inscriptions. Volume I. Inscriptions of the Iron Age, Berlin-New York, Walter de Gruyter, 2000.
Harold Craig Melchert, The Luwians, Leiden-Boston, Brill, 2003.
Suzanne Herbordt, Die Prinzen- und Beamtensiegel der hethitischen Grossreichszeit auf Tonbullen aus dem Nişantepe-Archiv in Hattusa, Mainz, Philipp von Zabern, 2005.
Annick Payne, Hieroglyphic Luwian. An Introduction with Original Texts, 2ªed., Wiesbaden, Otto Harrassowitz, 2010.
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии