Le lingue celtiche insulari sono le lingue celtiche parlate nelle isole dell'arcipelago britannico e sulla costa atlantica della Francia, nella regione storica della Bretagna.
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Lingue celtiche insulari Kernowek | |
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Parlato in | Francia, Irlanda e Regno Unito |
Regioni | Bretagna, Arcipelago britannico |
Locutori | |
Totale | 900.000 |
Altre informazioni | |
Scrittura | alfabeto latino |
Tassonomia | |
Filogenesi | Lingue indoeuropee Lingue celtiche Lingue celtiche insulari |
Codici di classificazione | |
Glottolog | insu1254 (EN) e insu1252 (EN)
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Manuale |
Le lingue celtiche insulari, che si contrappongono alle lingue celtiche continentali, sono attestate in Gran Bretagna, Irlanda, Isola di Man e sulla costa atlantica della Francia.[1]
Complessivamente si stima che le lingue celtiche insulari siano parlate da circa 900.000 persone. La più diffusa è la lingua gallese, con 526.000 locutori censiti nel Regno Unito nel 2011.[2] Segue la lingua bretone, che contava 206.000 locutori nel 2007.[3] La lingua gaelica irlandese, o semplicemente lingua irlandese, è parlata da 106.210 persone, di cui 72.000 censite nel 2006 nella Repubblica d'Irlanda.[4] Per la lingua gaelica scozzese si stimano 63.130 locutori.[5] La lingua cornica e la lingua mannese, un tempo considerate estinte, al censimento del Regno Unito del 2011 risultavano essere la lingua principale, rispettivamente, di 557 e 33 persone.[6]
La lingua gaelica iberno-scozzese era diffusa in Irlanda e Scozia, ma è ritenuta estinta dal XVIII secolo.[7]
Secondo Ethnologue,[7] la classificazione delle lingue celtiche insulari è la seguente:
Per la scrittura si utilizza l'alfabeto latino.[1]
Controllo di autorità | GND (DE) 4133364-0 |
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