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Il gaelico scozzese (nome nativo Gàidhlig, pronuncia: [kaːlɪkʲ], in inglese Scottish Gaelic) è una lingua appartenente al gruppo goidelico o gaelico delle lingue celtiche.

Gaelico scozzese
Gàidhlig
Parlato in Scozia (Regno Unito)
Nuova Scozia (Canada)
Isola del Principe Edoardo (Canada)
Nuovo Brunswick (Canada)
Locutori
Totaleca. 61 000
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Lingue celtiche
  Lingue celtiche insulari
   Lingue goideliche
    Gaelico scozzese
Statuto ufficiale
Ufficiale in Scozia (Regno Unito)
Minoritaria
riconosciuta in
 Regno Unito
 Canada
Regolato daBòrd na Gàidhlig
Codici di classificazione
ISO 639-1gd
ISO 639-2gla
ISO 639-3gla (EN)
Glottologscot1245 (EN)
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
Tha gach uile dhuine air a bhreth saor agus co-ionnan ann an urram 's ann an còirichean. Tha iad air am breth le reusan is le cogais agus mar sin bu chòir dhaibh a bhith beò nam measg fhein ann an spiorad bràthaireil.
Mappa dei parlanti di gaelico scozzese nel 2011 in Scozia

Viene chiamato anche "gaelico degli scozzesi", "gaelico di Scozia" o gàidhlig (adottando il nome autoctono) per evitare confusioni con le altre lingue gaeliche. Al di fuori della Scozia, viene talvolta definito erroneamente "scozzese", un uso che risale ad almeno 1 500 anni fa; un esempio è l'inglese antico Scottas.

Il gaelico scozzese non deve essere confuso con lo scots, lingua germanica strettamente legata alla lingua inglese; fin dal XVI secolo la parola scoto è stata infatti usata per designare la parlata germanica delle Lowlands, che si sviluppò a partire dalla forma nordica del primo inglese medio. In inglese scozzese, Gaelic viene pronunciato /ˈgaːlɪk/; al di fuori della Scozia, è generalmente pronunciato /ˈgeɪlɨk/.


Distribuzione geografica


Il gaelico scozzese ha avuto una crisi nel '700 e nell'800, quando gli inglesi vietarono di parlarlo. In questa fase avvenne una vera e propria pulizia etnica, caratterizzata dall'esproprio delle terre ai clan, l'abolizione degli stessi clan, il divieto di parlare gaelico in pubblico. Nessuna tradizione poteva essere seguita (compreso il suonare la cornamusa). L'emigrazione verso altre terre fu in parte forzata. Ora si sta riprendendo specialmente in ambito accademico.


Lingua ufficiale


Il gaelico scozzese è stato riconosciuto lingua ufficiale della Scozia nel 2006.[1]


Dialetti e lingue derivate


La lingua gaelica è anche parlata in Nuova Scozia, nel Nuovo Brunswick e nell'Isola del Principe Edoardo in Canada (gaelico canadese).


Storia


Incoronazione di Re Alessandro III a Moot Hill, Scone il 13 luglio 1249. Viene accolto dall'ollamh rígh, il poeta reale, che gli si rivolge con l'invocazione Benach De Re Albanne (= Beannachd Dé Rígh Alban, Benedizione di Dio [Benedictio Dei], Re di Scozia); il poeta reciterà quindi la genealogia di Alessandro
Incoronazione di Re Alessandro III a Moot Hill, Scone il 13 luglio 1249. Viene accolto dall'ollamh rígh, il poeta reale, che gli si rivolge con l'invocazione "Benach De Re Albanne" (= Beannachd Dé Rígh Alban, "Benedizione di Dio [Benedictio Dei], Re di Scozia"); il poeta reciterà quindi la genealogia di Alessandro

Il gaelico scozzese, discendente del gruppo goidelico e imparentato strettamente con l'irlandese, è il discendente della lingua tradizionale degli Scoti o Gaeli. Divenne la lingua storica della maggior parte della Scozia dopo aver sostituito il cumbrico, il pittico e l'antico norreno.

Non è chiaro per quanto tempo il gaelico fu parlato in modo esteso sul territorio scozzese, ma era parlato nell'Argyll prima del periodo dell’occupazione dei Romani. Tuttavia, non esiste un consenso su questo punto. Ciononostante, il consolidarsi del regno di Dál Riata intorno al IV secolo, con l’unione dell’attuale provincia irlandese dell'Ulster e la parte occidentale della Scozia, accelerò la diffusione del gaelico, così come accelerò il successo della Chiesa di lingua gaelica. I nomi dei luoghi mostrano come il gaelico fosse parlato nei Rhinns di Galloway verso il V o il VI secolo.

La lingua gaelica soppiantò presto il pittico a nord del fiume Forth, e fino alla fine del XV secolo venne identificato in inglese come Scottis. Il gaelico iniziò a declinare nella Scozia continentale verso l'inizio del XIII secolo, e insieme ad esso anche il suo status di lingua nazionale. Verso l'inizio del XV secolo, iniziò a delinearsi la linea di confine tra alte terre (highlands) e basse terre (lowlands).

Diffusione del gaelico scozzese nel 2001, quando venne riconosciuto e tutelato per la prima volta.
Diffusione del gaelico scozzese nel 2001, quando venne riconosciuto e tutelato per la prima volta.

Verso gli inizi del XVI secolo, coloro che parlavano inglese diedero alla lingua gaelica il nome Erse (che significa irlandese) e da allora fu invariabilmente la collezione di dialetti dell'inglese medio parlati all'interno del Regno degli Scoti cui essi si riferirono chiamandola Scottis (da cui scots). Ciò appare ironico perché fu esattamente in questo periodo che il gaelico andava sviluppando le sue forme distintamente scozzesi caratteristiche del periodo moderno.[2] Ciononostante, il gaelico non è mai stato espropriato completamente del suo status di lingua nazionale, ed è tuttora riconosciuto da molti scozzesi, sia che parlino gaelico o meno, come una parte fondamentale della cultura nazionale. Altri possono vederlo principalmente come una lingua regionale delle Highlands e delle Isole scozzesi interne.

Il gaelico possiede una ricca tradizione orale (beul-aithris) e scritta, essendo stato la lingua della cultura bardica dei clan delle Highlands per diversi secoli. La lingua conservava la conoscenza e l'adesione alle leggi e ai costumi pre-feudali (rappresentati, per esempio, dalle espressioni tuatha e dùthchas). La lingua soffrì specialmente allorché gli Highlanders e le loro tradizioni vennero perseguite dopo la Battaglia di Culloden del 1746, e durante le Highland Clearances, ma le attitudini pre-feudali erano ancora evidenti nelle lamentele e nelle richieste della Lega Territoriale delle Highlands ("Highland Land League") degli ultimi anni del XIX secolo: questo movimento politico riuscì ad ottenere l'elezione di propri membri al Parlamento del Regno Unito. La Lega Territoriale fu dissolta come forza parlamentare dal 1886 Crofters' Act e dal modo in cui il Partito Liberale venne ritenuto supportivo degli obiettivi della Lega Territoriale.

Il gaelico scozzese dovrebbe più correttamente essere chiamato gaelico delle Highlands per distinguerlo dai dialetti ora defunti del gaelico delle Lowlands. Tra questi il gaelico di Galloway sembra essere stato l'ultimo dialetto gaelico ad essere parlato nelle Lowlands scozzesi, sopravvivendo fino al Primo periodo moderno. Per la fine del medioevo, il gaelico delle Lowlands era stato soppiantato dall'inglese medio/scoto delle Lowlands in quasi tutte le Lowlands, mentre il brittonico si era estinto. Non esiste, comunque, alcuna prova dell'esistenza di una linea di confine linguistica sovrapponibile a quella topografica nord-sud. Allo stesso modo, non esistono prove a partire dai nomi geografici di differenze linguistiche tra, per esempio, l'Argyll e il Galloway. I dialetti da entrambi i lati dello Stretto di Moyle (Canale del Nord) che mettono in relazione il gaelico scozzese e l'irlandese sono oggi estinti.

Sulla scorta di un riferimento bibliografico in The Carrick Covenanters di James Crichton (Senza data. “Printed at the Office of Messrs. Arthur Guthrie and Sons Ltd., 49 Ayr Road, Cumnock.”), l'ultimo posto delle Lowlands dove il gaelico era ancora parlato era il villaggio di Barr nel Carrick (solo pochi chilometri all'interno e ad est di Girvan, ma al contempo molto isolato).


Numero di parlanti


AnnoPopolazione della ScoziaParlanti gaelico monolingui (%)Bilingui gaelico-inglesi (%)Totale gruppo linguistico gaelico (%)
17551.265.380289.798 (22,9%)SconosciutoSconosciuto
18001.608.420297.823 (18,5%)SconosciutoSconosciuto
18813.735.573231.594 (6,1%)SconosciutoSconosciuto
18914.025.64743.738 (1,1%)210.677 (5,2%)254.415 (6,3%)
19014.472.10328.106 (0,6%)202.700 (4,5%)230.806 (5,1%)
19114.760.9048.400 (0,1%)183.998 (3,9%)192.398 (4%)
19214.573.4719.829 (0,2%)148.950 (3,3%)158.779 (3,5%)
19314.588.9096.716 (0,14%)129.419 (2,82%)136.135 (2,96%)
19515.096.4152.178 (0,04%)93.269 (1,83%)95.447 (1,87%%)
19615.179.344974 (0,02%)80.004 (1,54%)80.978 (1,56%)
19715.228.965477 (0,01%)88.415 (1,69%)88.892 (1,7%)
19815.035.315-82.620 (1,6%)82.620 (1,6%)
19915.083.000-65.978 (1,4%)65.978 (1,4%)
20015.062.011-58.652 (1,2%)58.652 (1,2%)
20115.295.403-57.602 (1,1%)57.602 (1,1%)

Fonte: I dati relativi al periodo 1755-2001 sono relativi a censimenti riportati da MacAulay.[3] Il dato relativo al 2011 è stato estrapolato dal censimento del 2011.


Pronuncia



Vocali


Pronuncia delle vocali gaeliche
Grafia Pronuncia Equivalente italiano Come in
a, á[a], [a]a, ha, gattobata bastone, lochán laghetto
à[aː]'a' lungo (doppiato)bàta barca
e[ɛ], [e]me, tele con, teth caldo
è, é[ɛː], [eː]'e' lungo aperto, 'e' lungo chiusosèimh bellezza, fhéin stesso
i[i], [iː]mi, tisin quello, ith mangia
ì[iː]'i' lungomìn liscio
o[ɔ], [o]porta, o/hopoca sacco, bog morbido, soffice
ò, ó[ɔː], [oː]'o' lungo aperto, 'o' lungo chiusopòcaid tasca, mór grande
u[u]bruttotur secco
ao[ɯ]non esiste in Italiano - 'u' con le labbra nella posizione di 'i'saoghal mondo, vita
ù[uː]'u' lungotùis inizio
Cartello bilingue inglese/gaelico scozzese
Cartello bilingue inglese/gaelico scozzese

Nota: gli equivalenti italiani sono solo approssimativi.


Nomi di luogo


I toponimi nella loro originale lingua scozzese stanno diventando sempre più comuni nei segnali nelle Highlands scozzesi.
I toponimi nella loro originale lingua scozzese stanno diventando sempre più comuni nei segnali nelle Highlands scozzesi.
Aberdeen — Obar Dheathain

Dumfries — Dùn Phris

Dundee — Dùn Dèagh

Edimburgo — Dùn Èideann

Fort William — An Gearasdan

Glasgow — Glaschu

Inverness — Inbhir Nis

Kilmarnock - Cill Mhearnaig

Paisley — Pàislig

Perth — Peairt

St Andrews - Cill Rìmhinn

Stirling — Sruighlea

Stornoway — Steòrnabhagh


Nomi di persona


Esistono vari nomi di persona propri del gaelico scozzese, quali Aonghas, Dòmhnall, Donnchadh, Coinneach, Murchadh, che con il tempo sono stati introdotti anche nella lingua inglese (Angus, Donald, Duncan, Kenneth, Murdo). Ci sono poi forme gaeliche dei più comuni nomi diffusi in Europa, come Iain (Giovanni), Alasdair (Alessandro), Uilleam (Guglielmo), Caitrìona (Caterina), Cairistìona (Cristina), Anna (Anna), Màiri (Maria).

Alcuni nomi sono confluiti nel gaelico dal norreno, per esempio Somhairle ( < Somarliðr), Tormod (< Þórmóðr), Torcuil (< Þórkell, Þórketill), Ìomhair (Ívarr). Convenzionalmente, questi sono resi in inglese come Sorley (o, storicamente, Somerled), Norman, Torquil, e Iver (o Evander).

Vi sono poi nomi gaelici che non hanno un diretto equivalente in inglese: Oighrig, normalmente reso con Effie (Euphemia) o Etta (Henrietta, in passato anche con Henny e Harriet), Morag, reso con Sarah, Diorbhal, reso con Dorothy, semplicemente a causa di una somiglianza nella sillabazione; Gormul, reso con 'Gormelia' o 'Dorothy'; Beathag, con Becky (Rebecca), Betsy o Sophie.

Molti di questi nomi sono ora considerati antiquati e non sono più utilizzati. Poiché vi sono relativamente pochi nomi gaelici tradizionali, alcune famiglie nelle comunità di lingua gaelica recentemente hanno deciso di cercare nomi usati nel più ampio mondo della lingua inglese per i loro bambini. Questi nomi, naturalmente, sono privi di equivalenti in gaelico. Bisogna ancora vedere quali effetti avrà questa pratica sulla lingua, se diverrà popolare. Attualmente, è chiaro che ci sono diversi madrelingua gaelici che vogliono rompere con la tradizione. Le opinioni su queste usanze sono divise, qualcuno pensa che questo indebolisca la loro eredità culturale e linguistica, altri invece pensano che il gaelico, come ogni lingua moderna, debba mantenersi flessibile e adattabile per sopravvivere nel mondo moderno.

I noti nomi Hamish e il più recente Mhairi (pronunciato /va:ri/) vengono dalle forme gaeliche per James e Mary, rispettivamente, precisamente dalla forma che assumono nel caso vocativo: Seumas (James) (nom.) → a Sheumais (voc.), e, Màiri (Mary) (nom.) → a Mhàiri (voc.).

La forma più comune per i cognomi gaelici è quella che inizia con mac (gaelico per figlio), come nel caso di Mac GhillEathain (MacLean). Il femminile è nic, l'abbreviazione di inghean mhic figlia del figlio, quindi Catherine MacPhee, in gaelico, è propriamente Caitrìona Nic a' Phì.

Molti colori hanno dato origine a cognomi scozzesi comuni: bàn (Bain - bianco), ruadh (Roy - rosso), dubh (Dow - nero), donn (Dunn - marrone).


Note


  1. The Gaelic Language (Scotland) Act 2005 Commencement Order 2006, su legislation.gov.uk, 25 gennaio 2006.
  2. Gaelic - A Past and Future Prospect. MacKinnon, Kenneth. Saltire Society Edinburgh 1991. p41
  3. Donald MacAulay, The Celtic Languages, Cambridge University Press, 1992, p. 141, ISBN 0-521-23127-2. – quoting census data. No data recorded for monolingual Gaelic speakers from 1981

Bibliografia



Voci correlate



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Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Schottisch-gälische Sprache

Die schottisch-gälische Sprache (Gàidhlig .mw-parser-output .IPA a{text-decoration:none}/ˈkaːlʲikʲ/; veraltet auch Ersisch) gehört zu den keltischen Sprachen und wird heute in Teilen Schottlands, namentlich auf Inseln der Inneren und Äußeren Hebriden, im Westen des Schottischen Hochlands sowie in Glasgow gesprochen. Allerdings sind nicht alle Sprecher, insbesondere in Glasgow, Muttersprachler oder Erstsprecher.

[en] Scottish Gaelic

Scottish Gaelic (Scottish Gaelic: Gàidhlig [ˈkaːlɪkʲ] (listen)), also known as Scots Gaelic and Gaelic, is a Goidelic language (in the Celtic branch of the Indo-European language family) native to the Gaels of Scotland. As a Goidelic language, Scottish Gaelic, as well as both Irish and Manx, developed out of Old Irish.[4] It became a distinct spoken language sometime in the 13th century in the Middle Irish period, although a common literary language was shared by the Gaels of both Ireland and Scotland until well into the 17th century.[5] Most of modern Scotland was once Gaelic-speaking, as evidenced especially by Gaelic-language place names.[6][7]

[es] Gaélico escocés

El gaélico escocés (Gàidhlig AFI: [ˈkaːlikʲ]) es una lengua indoeuropea de la rama celta, miembro de las lenguas goidélicas, que llegó a Escocia alrededor del siglo V, cuando los escotos de etnia gaélica y provenientes del norte de Irlanda se asentaron en la costa occidental, llevando una variedad del irlandés antiguo que sustituyó a la antigua lengua de los pictos hablada en la zona hasta entonces (de ahí su similitud con el gaélico hablado en Irlanda y la Isla de Man). Más tarde, los préstamos lingüísticos procedentes de los anglos y las invasiones vikingas irían relegando cada vez más el idioma, hasta que alrededor del 1500, durante el reinado de Jacobo IV, se crearon en las islas Hébridas las cortes locales y las escuelas de bardos, que fueron cuna del Sistema de Clanes de las Tierras altas y un refugio para la cultura y el idioma gaélico, fuertemente reprimido durante siglos.

[fr] Gaélique écossais

Le gaélique écossais (en gaélique écossais : Gàidhlig, en anglais : Scottish Gaelic, en scots : Erse [4],[5],[6],[7]) est une langue appartenant à la branche gaélique (à comparer avec le Gaeilge et le Gaelg) des langues celtiques, lesquelles se rattachent elles-mêmes à la famille des langues indo-européennes. Il est principalement parlé en Écosse dans les Highlands et les Hébrides. Il est également pratiqué par quelques communautés de Nouvelle-Écosse au Canada, surtout dans l'île du Cap-Breton, du fait de l'émigration de paysans écossais expulsés par de grands propriétaires terriens au XIXe siècle ; cette forme de la langue est devenue le gaélique canadien.
- [it] Lingua gaelica scozzese

[ru] Шотландский язык (кельтский)

Шотла́ндский, гэ́льский, или (устаревшая передача) гаэ́льский язы́к (самоназв.: Gàidhlig [ˈkaːlikʲ]; англ. Gaelic, или Scottish Gaelic) — один из представителей гойдельской ветви кельтских языков, носители которого — кельтская народность гэлы — традиционно жили в горной Шотландии и на Гебридских островах.



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