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Il burushaski, anche detto barushaski, è una lingua isolata parlata dai Burúšo, una popolazione tribale di circa 50 000 - 60 000 persone, che vive nelle valli dell'Hunza, di Nagir, Yasin e Gilgit, nel nord del Pakistan. Altri nomi sono kanjut (kunjoot), khaguna, werchikwār, boorishki e brushas.

Burushaski بروشسکی,burū́šaskī
Parlato in	Pakistan
Locutori
Totale	da 40 000 a 50 000
Altre informazioni
Scrittura	alfabeto arabo
Tipo	SOV
Tassonomia
Filogenesi	isolata  Burushaski
Codici di classificazione
ISO 639-2	mis
ISO 639-3	bsk (EN)
Glottolog	buru1296 (EN)
Manuale

Ad oggi il burushaski contiene prestiti dall'urdu e dalle altre lingue indoiraniche (khowar e shina) delle regioni vicine, che pure hanno preso alcune parole dal burushaski.

Ci sono tre dialetti del burushaski:

• Hunza
• Nagar
• Yasin

Il dialetto di Yasi sembra essere il più puro, ma il più diffuso è l'Hunza.

Ipotesi sul burushaski

Tentativi sono stati fatti per mettere il burushaski in relazione con altre famiglie linguistiche come il sumero, il basco, le lingue caucasiche e la famiglia dravidica; comunque, questi sforzi non hanno riscosso grande consenso.

Ipotesi dene-caucasica

A causa delle somiglianze che sono state osservate con il ket e le lingue caucasiche settentrionali, è stata recentemente avanzata l'ipotesi che faccia parte dell'ipotetica superfamiglia dene-caucasica, di fatto riabilitando alcuni dei summenzionati tentativi (basco e lingue caucasiche).

L'ultimo tentativo in ordine di tempo mirante a collegare burushski e ket (ienisseiano), si deve a George van Driem, dell'Università di Leiden, che li riunisce in una sottofamiglia denominata karasukiana, che sarebbe stata diffusa da una popolazione proveniente dell'Asia centrale, sospinta dell'arrivo degli Indoeuropei da occidente. Questa proposta è ancora al vaglio della critica.

Influenze indoeuropee "non indoiraniche"?

Il linguista Ilija Casule[1] sostiene che il burushaski sembra mostrare influenze di qualche antica lingua indoeuropea sorprendentemente non indoiranica (si può ricordare che l'unica lingua indoeuropea non indoiranica nota parlata nelle vicinanze era il tocario, oggi estinto). Anche questa ipotesi deve superare il vaglio della critica.

Letteratura

Il burushaski è una lingua letteraria, sebbene non esista una grande produzione. Si può menzionare Partawi Shah, un famoso scrittore che ha una produzione poetica in burushaski. Il burushaski è scritto a volte con una versione modificata dell'alfabeto arabo.

Fonologia

Consonanti 1

		Bilabiali	Dentali	Alveo- palatali	Retroflesse	Velari	Uvulari	Glottali
Occlusive	Sorde	p	t		ʈ	k	q
	Aspirate	ph	th		ʈh	kh
	Sonore	b	d		ɖ	g
Affricate			ts	tɕ	ʈʂ
Fricative	Sorde		s	ɕ	ʂ	x		h
	Sonore		z	ʑ	ʐ	G
Nasali		m	n			N
Liquide*		w	l	j
Rotiche			r

* Le liquide sono approssimanti laterali.

Consonanti (Berger)

		Bilabiali	Dentali	Alveo- palatali	Retroflesse	Velari	Uvulari
Occlusive	Tenui	p	t		ʈ	k	q
	Aspirate	pʰ	tʰ		ʈʰ	kʰ	qʰ
	Sonore	b	d		ɖ	g	ɢ
Affricate	Tenui		ts	tʃ	tʂ
	Aspirate		tsʰ	tʃʰ	tʂʰ
	Sonore		z	dʒ	ɖʐ
Fricative	Sorde		s	ʃ	ʂ
Nasali		m	n			ŋ

Vocali

	Anteriori	Centrali	Posteriori
Alte	i		u
Medie	e		o
Basse		a

Grammatica

I nomi in Burushaski sono divisi in quattro generi: umano maschile, umano femminile, oggetti numerabili e non numerabili (simili a nomi di massa). L'assegnazione di un nome a un particolare genere è piuttosto prevedibile.

La morfologia nominale consiste della radice nominale, di un prefisso possessivo (obbligatorio per alcuni nomi: un esempio di possesso inerente), e suffissi di numero e caso. Esistono distinzioni di numero fra singolare, plurale, indefinito e collettivo. I casi comprendono l'assolutivo, l'ergativo, il genitivo e diversi locativi, che possono indicare sia stato che moto, e possono sommarsi.

I verbi del Burushaski hanno tre temi principali: il tema del passato, il tema del presente e il tema consecutivo. Il tema del passato è la forma di citazione, e si usa per l'imperativo e la nominalizzazione; il tema consecutivo è simile a un participio passato e si utilizza per la coordinazione. L'accordo sul verbo presenta tratti sia nominativo-accusativi che ergativo-assolutivi: i verbi transitivi marcano sia il soggetto che l'oggetto della frase, mentre i verbi intransitivi marcano il loro unico argomento sia come soggetto che come oggetto.

L'ordine dei costituenti è generalmente soggetto oggetto verbo.

Note

Voci correlate

• Lingue denecaucasiche

Collegamenti esterni

• Burushaski: An Extraordinary Language in the Karakoram Mountains (PDF)
• Ilija Casule publications on Thraco-Phrygian and Balto-Slavic connections of Burushaski, su ling.mq.edu.au.

Controllo di autorità	GND (DE) 4286090-8

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На других языках

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[de] Burushaski

Burushaski [.mw-parser-output .IPA a{text-decoration:none}buˈɾuɕaski] ist eine Sprache, die im Karakorumgebirge im Norden Pakistans von etwa 100.000 Menschen gesprochen wird. Sie ist weder mit den benachbarten dardischen Sprachen Shina und Khowar, noch mit dem nördlich angrenzenden südost-iranischen Wakhi verwandt. Die Mehrheit der Forscher ist bisher der Meinung, dass es sich um eine isolierte Sprache handelt, die mit keiner anderen bekannten Sprache der Erde genetisch verwandt ist.[1]

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[en] Burushaski

Burushaski (/bʊrʊˈʃæski/;[4] Burushaski: بروشسکی, romanized: burū́šaskī) is a language isolate spoken by Burusho people, who reside almost entirely in northern Gilgit-Baltistan, Pakistan,[5][6] with a few hundred speakers in northern Jammu and Kashmir, India.[5][7] In Pakistan, Burushaski is spoken by people in Hunza District, Nagar District, northern Gilgit District, the Yasin valley in the Gupis-Yasin District and the Ishkoman valley of the northern Ghizer District. Their native region is located in northern Gilgit–Baltistan and borders with the Pamir corridor to the north. In India, Burushaski is spoken in Botraj Mohalla of the Hari Parbat region in Srinagar.[1][8] Other names for the language are Biltum, Khajuna, Kunjut, Brushaski, Burucaki, Burucaski, Burushaki, Burushki,[9] Brugaski, Brushas, Werchikwar and Miśa:ski.

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[es] Idioma buruchasquio

El buruchasquio,[cita requerida] también llamado burushaski o burusaski, es un idioma hablado por los burušo, un pueblo de 87 mil habitantes en Pakistán, en la zona del noroeste occidental de Gilgit-Baltistán o Dardistán, al norte del estado indio de Jammu y Cachemira, en los valles de Hunza y de Nagar.[1][2] El lugar donde se encuentra el dominio lingüístico está ubicado a más de 2000 metros sobre el nivel del mar, en un territorio cercano a la cordillera de Karakórum y por el que también transcurren los ríos Gilgit y Hunza. Además, unos 300 habitantes burušos (gentilicio del buruchasquio) viven en la ciudad de Srinagar, al noroeste de la India.[3][4] Otros nombres usados para referirse a este idioma son brugaski, kanjut (del inglés Kunjoot), verchikwār, boorishki, brushas (brushias) y miśāski.

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[fr] Bourouchaski

Le bourouchaski (ou, selon les transcriptions, burushaski ou bouroushaski ; en ourdou بروشسکی - burū́šaskī[1]) est la langue du peuple des Bourouchos, parlée par environ 87 000 personnes (en 2000) dans les vallées des rivières Hunza, Nagar et Yasin, dans la partie la plus septentrionale du Pakistan. C'est un isolat linguistique : quoique le bourouchaski ait incorporé un certain nombre de mots issus de langues géographiquement voisines (en particulier l'ourdou, le khowar et le shina), il recèle un vocabulaire propre assez original pour être distingué de ses voisins.

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- [it] Lingua burushaski

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[ru] Бурушаски

Буруша́ски — изолированный язык, на котором говорит народ буришей, проживающий в горных районах Хунза (Канджут) и Нагар на севере Кашмира. На близкородственном вершикском диалекте (вершиквар) говорят западнее, в Ясине. В 1931 году число говорящих на собственно бурушаски составляло около 20 тысяч человек, а на вершикском диалекте — около 7,5 тысяч человек. В настоящее время общее число говорящих — около 50 тысяч человек.

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