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Lo zaconico[2] o tsaconico (greco: Τσακωνική διάλεκτος o Τσακώνικα) è una lingua[3] della famiglia della lingua greca, parlata oggigiorno in una piccola regione (la Zaconia) del Peloponneso orientale, tra Agios Andreas e Leonidio. Probabilmente, in passato, l'areale era più esteso.

Storia della
lingua greca

(vedi anche: Lineare B, alfabeto greco)
Substrato preellenico
Proto-greco
Miceneo (1600–1100 a.C. circa)
Greco antico (800–330 a.C. circa)
dialetti:
eolico, arcado-cipriota, attico-ionico,
dorico, nord-occidentale (eleo), lingua omerica, locrese, panfilio, siceliota

Koinè greca (330 a.C.–330 circa)
varianti:
greco giudaico

Greco medievale (330–1453)
Greco moderno (dal 1453)
questione della lingua greca
dialetti:
cappadocico, cretese, cipriota,
demotico, greco di Cargese, ievanico, italiota (grecanico, grico), katharevousa, pontico, zaconico

  • Date tratte da D. B. Wallace, Greek Grammar Beyond the Basics: An Exegetical Syntax of the New Testament, Grand Rapids, 1997, pag. 12.
Zaconico
Τσακώνικα
Parlato inGrecia
RegioniPeloponneso orientale
Locutori
Totale1200 (1981)[1]
Altre informazioni
ScritturaAlfabeto greco
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Lingua greca
  Dorico
   Zaconico
Codici di classificazione
ISO 639-3tsd (EN)
Glottologtsak1248 (EN)
Carta linguistica del Peloponneso (1890). Lo zaconico è parlato nella zona azzurra ad est. Le zone violette sono quelle in cui si parla il greco moderno, quelle rosa dove si parlano dialetti albanesi.

Etimologia


La lingua ha preso il nome da coloro che la parlavano, gli Zaconi,[2] il cui nome deriverebbe dal termine exo-Laconia cioè quelli che stanno fuori dalla Laconia.


Dialetti


Lo zaconico esiste in tre varianti dialettali: lo zaconico settentrionale (in regressione), lo zaconico meridionale (il più parlato) e lo zaconico della Propontide (che non ha più parlanti dagli anni '70). Lo zaconico meridionale tende ad eliminare il lambda (λ) ad inizio di parola, ad esempio lo zaconico settentrionale ha λόγο (lògo, "discorso"), mentre quello meridionale ha όγο (ògo). Lo zaconico della Propontide, invece, è la forma più simile al greco moderno e in particolare al moderno dialetto di Tracia, ad esempio laddove per la parola "acqua" lo zaconico settentrionale e meridionale hanno ύο (ìo), derivato dal greco antico ὕδωρ (hýdōr), lo zaconico della Propontide ha νερέ (nerè) e il greco moderno νερό (nerò).


Origini e caratteristiche


La caratteristica peculiare dello zaconico è il fatto di essere l'unico dialetto greco non discendente dalla koinè, il greco ellenistico di derivazione ionico-attica che, a partire dal III sec. a.C., ha sostituito le lingue dell'epoca classica. Si ritiene che lo zaconico discenda dal dialetto dorico, del quale conserva alcune caratteristiche. Si forniscono qui di seguito alcune particolarità di questa lingua.


Grammatica


Cartello bilingue (zaconico/greco moderno) nella città di Leonidio. La frase significa: La nostra lingua è lo zaconico. Chiedete e vi sarà detto
Cartello bilingue (zaconico/greco moderno) nella città di Leonidio. La frase significa: La nostra lingua è lo zaconico. Chiedete e vi sarà detto

Lo zaconico è andato incontro ad una grande semplificazione morfologica: la flessione nominale è, infatti, minima. Lo zaconico, similmente a quanto accade nel dialetto greco di Calabria, tende ad eliminare il -ς finale del nominativo maschile singolare, conservato dal greco moderno standard: un buon esempio è costituito dalla parola zaconica λόγο ("discorso"), mentre il greco moderno ha λόγος. Il presente e l'imperfetto indicativo sono formati con una perifrasi composta dal participio presente del verbo preceduto dal verbo essere. Tale perifrasi è attestata nel greco del periodo postclassico e romano, ma non nel greco moderno. In zaconico avremo, così, le forme ενεί αού («io dico») e έμα αού («io dicevo»), derivate dal greco εἰμί λαλών e ἤμην λαλών, mentre il greco moderno ha, rispettivamente, le forme λαλώ e λαλούσα .

L'antico presente indicativo del greco classico, conservatosi in neogreco, non sopravvive in zaconico con questa funzione: si è già detto, infatti, che il presente indicativo è perifrastico. L'antico presente della maggior parte dei verbi ha, invece, assunto oggi la funzione del congiuntivo. L'unica eccezione è costituita dal verbo «essere» (ενεί), il cui presente indicativo ha conservato la sua antica funzione[4]. Sono riportate sotto, in ordine, la coniugazione del verbo ενεί al presente e imperfetto indicativo e quella del verbo portare (φερήκου) al congiuntivo presente. Il congiuntivo presente del verbo ενεί è identico all'indicativo presente.

Indicativo presente Indicativo imperfetto Congiuntivo presente
ενεί/έμι (enì/èmi) = io sono έμα (èma) = io ero (να) φερήκου (ferìku) = che io porti
εσεί/έσσι (esì/èssi) = tu sei έσα (èsa) = tu eri (να) φερήκερε (ferìkere) = che tu porti
έννι (èni) = egli è έκη (èki) = egli era (να) φερήκει (ferìki) = che egli porti
έμε (ème) = noi siamo έμαϊ (èmai) = noi eravamo (να) φερήκομε (ferìkome) = che noi portiamo
έτε (ète) = voi siete έταϊ (ètai)= voi eravate (να) φερήκετε (ferìkete) = che voi portiate
είνι (ìni) = essi sono ήγκι/ ήγκιαϊ (ìnghi/ìnghiai) = essi erano (να) φερήκωï (ferìkoi) = che essi portino

Note


  1. dati Ethnologue
  2. Zaconico in Vocabolario Treccani, su treccani.it. URL consultato l'8 giugno 2012.
  3. Riconoscendo l'arbitrarietà delle definizioni, nella nomenclatura delle voci viene usato il termine "lingua" in accordo alle norme ISO 639-1, 639-2 o 639-3. Negli altri casi, viene usato il termine "dialetto".
  4. Martin Haspelmath, The Semantic Development of Old Presents: New Futures and Subjunctives without Grammaticalization, in "Diachronica", vol. 15, n. 1, 1998, p. 42.
  5. Hubert Pernot, Introduction à l'étude du dialecte tsakonien, Parigi, Les Belles Lettres, 1934, p. 218.
  6. Hubert Pernot, Introduction à l'étude du dialecte tsakonien, Parigi, Les Belles Lettres, 1934, p. 217.

Bibliografia



Voci correlate



Collegamenti esterni


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На других языках


[en] Tsakonian language

Tsakonian or Tsaconian (also Tzakonian or Tsakonic, Greek τσακώνικα and Tsakonian: τσακώνικα, α τσακώνικα γρούσσα) is a highly divergent modern variety of Greek, spoken in the Tsakonian region of the Peloponnese, Greece. Tsakonian derives from Doric Greek, being its only extant variant.[2] Although it is conventionally treated as a dialect of Greek,[3][4][5] some compendia treat it as a separate language.[6] Tsakonian is critically endangered, with only a few hundred/thousand, mostly elderly, fluent speakers left.[6] Although Tsakonian and standard Modern Greek are related, they are not mutually intelligible.[7]

[es] Idioma tsakonio

El idioma tsakonio (en tsakonio: Τσακώνικα), también llamado tsaconio, tzakonio o tsakónico, es una lengua griega hablada en Tsakonia, en el Peloponeso. Es el único superviviente del dórico y está en peligro crítico de extinción, con unos pocos cientos de hablantes nativos, la mayoría de ellos ya de avanzada edad.
- [it] Lingua zaconica

[ru] Цаконский язык

Цако́нский язык (греч. Τσακωνική διάλεκτος, Цако́ника, Τσακωνικά) — один из греческих диалектов, на котором говорят цаконы — потомки древних спартанцев[3]. Этот диалект греческого языка сильно отличается от других разговорных разновидностей современного греческого и с филологической точки зрения лингвистически классифицируется отдельно от них. На нём говорят в Цаконии, регионе Пелопоннеса в Греции. Цаконский происходит от дорийского языка, который был вариантом древнегреческого языка для западной ветви эллинских языков, и является его единственным живым потомком[4]. Хотя цаконский язык рассматривается как диалект современного стандартного греческого языка[5][6][7], некоторые лингвисты считают его отдельным языком[8], поскольку современный стандартный греческий происходит от ионического и аттического, которые относятся к восточной ветви эллинских языков, в то время как цаконский (как потомок дорического) является единственным сохранившимся членом западной ветви.



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