Sono circa trenta lingue, parlate su un'area che spazia dall'Europa orientale alla Siberia e la Cina occidentale da una comunità stimata di 200 milioni di madrelingua, e decine di milioni di locutori come seconda lingua. La lingua turcofona maggiormente parlata (38% del totale) è il turco, lingua ufficiale della Turchia. Questa famiglia di lingue presenta un alto grado di intelligibilità reciproca ed ha un gradiente di dialetti continuo da est ad ovest, mentre nel nord-est (zone siberiane e confinanti) vi sono varianti isolate.
Classificazioni
Poiché le lingue turciche condividono alcune caratteristiche con le lingue mongoliche, le lingue tunguse, le lingue coreane e le lingue nipponiche esse furono tradizionalmente considerate un gruppo dell'ipotetica famiglia delle lingue altaiche[2]. Comunque la gran parte dei glottologi contemporanei rifiuta questa classificazione e considera le lingue turciche una famiglia a sé stante, e non un gruppo.[3][4] Una somiglianza apparente con le lingue uraliche spinse alcuni linguisti a considerarle parte di una famiglia addirittura più estesa, e altrettanto inverosimile, di lingue uralo-altaiche, famiglia la cui esistenza oggi è totalmente confutata.[5][6][7]
La classificazione genetica delle lingue turche maggiormente accettata è quella di Aleksandr Samojlovič, importante studioso delle lingue turche, che ha ricoperto prestigiosi incarichi in diverse istituzioni scientifiche e culturali dell'Unione Sovietica, fra le quali l'Istituto di Studi Orientali dell'Accademia delle Scienze, della quale fu direttore sino al 1937.
Geograficamente e linguisticamente, le lingue dei sottogruppi del sud-ovest, nord-ovest, e sud-est appartengono alle lingue turche centrali, mentre il sottogruppo del nord-est, il khalaj, è definito lingua periferica.
Secondo Ethnologue,[9] la classificazione delle lingue turche è la seguente:
Per secoli i popoli di lingue turche si sono spostati e mescolati per gran parte dell'Eurasia e le loro lingue sono state influenzate sia dai mutui contatti sia dalle lingue con cui entrarono in contatto, particolarmente le lingue iraniche, le lingue slave e le lingue mongole. Questo fatto ha in qualche modo oscurato gli sviluppi storici di ciascuna lingua e sottogruppo linguistico della famiglia turca, e come conseguenza sono stati proposte diverse classificazioni delle lingue turche.
Vari elementi delle lingue turche sono passati, nell'ungherese, persiano, russo, nel bulgaro, e in misura minore nell'arabo, nel gergo degli adolescenti churkian.
Grammatica
La famiglia delle lingue turche manifesta armonia vocalica, è composta da lingue agglutinanti, e la struttura della frase è di tipo SOV.
Alexander Vovin, The end of the Altaic controversy: In memory of Gerhard Doerfer, in Central Asiatic Journal, vol.49, n.1, 2005, pp.71–132, JSTOR41928378.
Stefan Georg, Peter A. Michalove, Alexis Manaster Ramer e Paul J. Sidwell, Telling general linguists about Altaic, in Journal of Linguistics, vol.35, n.1, 1999, pp.65–98, JSTOR4176504.
Sinor, 1988, p.710
George van DRIEM: Handbuch der Orientalistik. Volume 1 Part 10. BRILL 2001. Page 336
M. A. Castrén, Nordische Reisen und Forschungen. V, St.-Petersburg, 1849
Le lingue Tatare di Crimea e Urum sono collegate sia alle lingue Kypchak che Oghuz.
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2024 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии